Cronaca

Gas chiuso 28 giorni
“Ho risolto col fai da te
ma è uno scandalo”

28 giorni dopo è il titolo di un bel film horror fantascientifico di Danny Boyle. Ma potrebbe anche essere l’epigrafe di una vicenda davvero sconcertante. Ricordate la ragazza casalese che denunciò al nostro giornale di essere rimasta senza gas a causa di un errore nella vultura o, probabilmente, di un disguido tra l’agenzia che ha curato l’affitto e l’azienda che vende il gas (la quale aveva ormai piombato il contatore, rendendolo inutilizzabile)?

Ebbene, finalmente, dopo 28 giorni la vicenda si è conclusa positivamente per la casalese. Ma la notizia è che il merito non è di chi avrebbe dovuto intervenire con celerità, dopo continue segnalazioni, e non l’ha fatto, nonostante l’urgenza della questione. L’agenzia E-On, infatti, ha ricevuto una Pec da parte dell’avvocato della ragazza, nella quale veniva intimata a riallacciare il contatore, per evitare di passare a vie legali. La telefonata di chiarimento è però arrivata solo una settimana dopo (e comunque venti giorni dopo la prima segnalazione “amichevole”), decisamente in ritardo.

A scanso di equivoci, la ragazza aveva già provveduto, nel mentre, a firmare un nuovo contratto con un nuovo fornitore. Chi fa da sè fa per tre, dice il proverbio. E così è stato anche stavolta. Venuta a conoscenza dell’apertura di uno sportello di un nuovo venditore di gas a Casalmaggiore, la casalese ha agito di conseguenza: mercoledì scorso ha firmato il contratto, venerdì ha finalmente potuto riaccendere, dopo 28 giorni, i fornelli di casa. “Sono rimasta senza gas dal 29 agosto al 27 settembre: è uno scandalo. Tutti mi rimbalzavano da una parte all’altra e soprattutto si rimbalzavano tra loro le accuse, ma a rimetterci sono stata io” dice la ragazza, ora sollevata ma ugualmente indignata dall’increscioso episodio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...