Politica

M5S, punto secondo
Incentivare green
economy e biologico

CASALMAGGIORE – Il secondo punto del programma che il Movimento 5 Stelle di Casalmaggiore demanda al comunicato stampa riguarda da vicino la green economy. “Casalmaggiore non ha mare, monti o laghi da valorizzare, non ha opere d’arte che possano attirare flussi turistici, ma possiede terreni fertili da coltivare ed un clima adatto all’agricoltura” scrivono i 5 Stelle, che partono da questa premessa per indicare alcuni provvedimenti da prendere in caso di elezione.

“Intendiamo incentivare” elencano i 5 Stelle “la filiera corta del Casalasco per produzioni locali agricole, creando un distretto dell’agricoltura biologica attraverso: la promozione di un “mercato contadino casalasco” garantendo spazi e luoghi gratuiti con prodotti  veramente a Km zero (il famoso km zero tanto pubblicizzato in realtà non esiste, i prodotti possono provenire da una distanza sino a 150 Km, come avviene per il mercatino del Giovedì in piazza); la nascita del marchio “Bio Casalasco” attraverso i suoi prodotti d’eccellenza come per esempio il melone, pomodoro, zucca  e le altre varie colture; convenzioni fra le mense scolastiche e le istituzioni del luogo per l’acquisto di prodotti ”Bio Casalasco” in modo da favorire la nascita del distretto biologico; l’apertura di uno spaccio “Bio Casalasco” per sostenere la filiera del bio”.

“Vogliamo promuovere un’immagine di “Casalmaggiore città verde”, come sinomino di qualità della vita” prosegue il comunicato elettorale numero 2 “attraverso una serie di iniziative che possono completare in modo sinergico il distretto del “Bio Casalasco”: con il progetto Rifiuti Zero, attraverso anche l’opera svolta dalla Casalasca Servizi, ora già al 75% di raccolta differenziata, vorremmo essere tra i primi ad avvicinarci al traguardo rifiuti zero in Lombardia; minor consumo del suolo attraverso una forte politica comunale di incentivazione delle ristrutturazioni con agevolazioni sul costo di cantiere, costo occupazione suolo, allo scopo di recuperare le aree dismesse garantendo nuova vitalità alle aree degradate e un freno alle nuove urbanizzazioni; istituzione di un eco sportello per informare e incentivare i cittadini all’installazione di impianti fotovoltaici e alla disinstallazione delle coperture di amianto-eternith a costi contenuti; sviluppo di una rete ciclabile (concetto già espresso nel primo comunicato, ndr) che possa unire le frazioni e i quartieri residenziali al centro di Casalmaggiore garantendo percorsi protetti, scegliendo di vivere in modo più ecologico e salutare la propria città”.

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