Politica

Ferroni: “Ero da solo
contro tutti”. Zanicchi:
“L’ho chiamato io”

Nella foto, la presentazione delle liste a sostegno di Orlando Ferroni

CASALMAGGIORE – “Perché io a Casalmaggiore? Per amicizia e stima nei confronti della famiglia Ferroni. Ho telefonato io per entrare a far parte di questa squadra”: bastano poche parole ad Iva Zanicchi per rispondere ai dubbi suscitati dalla sua candidatura a consigliere nella lista di Forza Italia che appoggia Orlando Ferroni nella corsa allo scranno di primo cittadino maggiorino. “Di Casalmaggiore ho ricordi sin dall’infanzia. Mio nonno Antonio Zanicchi ha lavorato qui”: racconta l’europarlamentare uscente che proprio a Strasburgo punta ancora con decisione. “E lì deve stare, per poterci dare una mano”: così Ferroni, che alla Zanicchi ha affidato l’apertura della presentazione delle due liste che lo sosterranno. Ha scelto la sala conferenze della Fondazione Santa Chiara, l’Orlando ‘furioso’, per il ‘tutto contro tutti’ in vista del 25 maggio. Santa Chiara che, qualche mese fa, vide lo stesso Ferroni sposare una proposta di grande coalizione di centrodestra non sancita poi col passare del tempo da un reale matrimonio. “Come si chiamano quelli? Ncd?”: ha ironizzato la Zanicchi, che sabato pomeriggio non le ha mandate a dire ad Alfano e agli altri “traditori di Berlusconi”.

Dal panorama nazionale a quello locale, dopo la presentazione dei candidati affidata a Fabio Ferroni e dopo gli acuti dell’Aquila di Ligonchio, il consigliere di minoranza uscente ha preso la parola e dato il la alla propria campagna elettorale, rivolgendosi ai presenti: “Avrei voluto vedervi in consiglio comunale, per ascoltare quanto accaduto in questi cinque anni”. “Oggi è iniziato il cambiamento, con trenta persone che hanno deciso di metterci la faccia. E’ giunto il momento di agire. Guardo alla piazza di Casalmaggiore e mi chiedo, ma siamo in Africa o in Italia? Vorrei riportare la popolazione a 13mila unità. Come? Basta non dare becchime gratis a tutti”. Alza i decibel, Orlando Ferroni, quando parla di battaglia fatta dai banchi della minoranza: “Opposizione? Nella migliore delle ipotesi, quando c’era da opporsi alla maggioranza gli altri gruppi si astenevano. Ero da solo contro tutti. Basti pensare a Casa Zani”.

Il candidato di Casalmaggiore per la Libertà e Forza Italia è un fiume in piena: “La piazza si svuota di attività e persone, ma si riempie di candidati che prendono le vetrine per la campagna elettorale”. Parla di “persone fidate”, rivolgendosi ai nomi in lista e guarda a Claudio Piccinelli, leghista della prima ora a Casalmaggiore che si è presentato al fianco di Ferroni con tanto di maglione riportante il logo della Lega Nord, partito che invece si è schierato con Filippo Bongiovanni, Ncd e Udc. “Abbiamo avuto un’amministrazione comunale che ha pensato solo agli oneri di urbanizzazione e che avrebbe sacrificato anche la storica muraglia della don Bosco. Grazie alle firme raccolte ne abbiamo evitato l’abbattimento”. “Tutti parlano dei giovani, ma a volte un vecchio può essere più innovativo di un giovane”: così Ferroni sui richiami delle liste concorrenti alle nuove generazioni. Prima della chiosa, le motivazioni del riavvicinamento con Forza Italia, rappresentata in Santa Chiara anche da Mino Jotta e Fabio Bertusi: “Un tempo ero contro i partiti – così Ferroni -. Poi mi sono detto: va bene protestare, ma bisogna guardare anche alla realtà dei fatti. Forza Italia, che ha commesso errori in passato perché non ha saputo valorizzare meglio quanto di buono fatto, mi può aiutare a raggiungere fondi e dialogare con l’Europa”.

I nomi in lista per Casalmaggiore per la Libertà sono: Alberto Benecchi (classe 1966), Giovanni Donzelli (1951), Federico Federici (1961), Simona Ferrari (1966), Nicola Fogher (1974), Cinzia Lodi (1962), Nancy Lombardi (1974), Cinzia Manghi (1968), Angelo Martani (1946), Maurizio Negri (1953), Walter Parazzi (1980), Michela Parolini (1970), Claudio Piccinelli (1936), Elena Stanic (1975) ed Omar Vezzosi (1972). La squadra di Forza Italia – Berlusconi per Ferroni si compone di: Carlo Avigni (1959), Franco Benvenuti (1958), Agata Bonezzi (1972), Barbara Borini (1995), Debora Buttarelli (1978), Roberto Cavalli (1971), Sabrina Ceresini (1983), Paola Decò (1989), Andrea Germani (1982), Lodi Rizzini Rosangela (1960), Roberto Merlo (1957), Manuel Peschiera (1982), Michael Somenzi (1977), Sonia Zaffanella (1988) ed Iva Zanicchi (1940).

Simone Arrighi

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