Feste e turismo

Festa dell’Europa, bis
più riuscito. Passione
moussaka e fish&chips

Nella foto la carrozza prima del via al giro in golena e uno degli abiti “riciclati” esposti allo Zenith

CASALMAGGIORE – La Festa dell’Europa non è ancora, e forse non sarà mai, al livello di quella della zucca, ma di certo ha fatto passi in avanti notevoli e visibili. Lo sostiene Maurizio Toscani, organizzatore e portavoce degli Amici di Casalmaggiore, lo confermano (perché una sola “voce” sarebbe poco) gli stessi casalesi (o avventori da fuori città) che non hanno mancato di complimentarsi con chi ha messo in piedi una quattro giorni densa di iniziative.

L’unico “buco” – diciamolo subito – è stato il convegno sulla sicurezza alimentare, forse non troppo pubblicizzato e dunque non seguito. Per il resto però ha funzionato praticamente tutto. “Non possiamo paragonare questa festa a quella della zucca, che rimane il nostro fiore all’occhiello” spiega Toscani “anche perché celebra un prodotto tipico della nostra gastronomia, che fa da traino e da lancio molto particolare e amato in zona. Questa è una manifestazione diversa e meno locale, ma rispetto allo scorso anno è cresciuta molto. Abbiamo migliorato sotto tutti i punti di vista, a cominciare dalla cucina, dove le presenze sono aumentate”.

Di quanto? “Difficile dirlo, ma stimiamo almeno un 30% in più: giovedì e venerdì sera la risposta è stata tiepida, ma è giusto così. Lo scorso anno sbagliammo qualcosa ed era normale un po’ di diffidenza. Poi però c’è stato il passaparola e la popolazione ha capito che si mangiava bene, quindi tra sabato sera e domenica, sia a pranzo che a cena, abbiamo fatto registrare il tutto esaurito”.

Non solo cucina. “Il calendario era veramente ricco e devo dire che tutti i momenti, pensati per fasce di età diverse, sono stati molto seguiti. Il clou è stato la domenica con il giro in golena sulla carrozza trainata dai cavalli: dovevamo partire la mattina e alle 11 c’era già gente, ma l’infortunio a uno dei cavalli ha rimandato la partenza. Dalle 14 alle 18.30 però è stato un via vai di curiosi, che hanno approfittato dell’occasione. Alla fine i cavalli erano davvero stremati. Anche i giochi di una volta, organizzati al Circolo Turati, hanno riscosso successo, così come la mostra del riciclo al cinema teatro Zenith, per la quale dobbiamo ringraziare la disponibilità della signora Severina Lodi e della figlia. Di riciclo s’è parlato anche in musica, con i concerti dei Miatralvia e dei Manzella Quartet, realizzati con strumenti di riciclo: musica popolare e grezza in un caso, più aulica nell’altro, ma comunque sia due idee geniali e un messaggio che la nostra festa ha voluto dare”.

Torniamo sulla cucina, termometro di questo evento. “Come dicevo, la gente ha imparato a fidarsi: i piatti italiani, tortelli d’erbetta su tutti, hanno sbancato, mentre tra i piatti stranieri sono andati forti quelli a base di pesce, come fish and chips, autentico cibo da strada, come il fritto misto o l’insalata di mare. La moussaka (piatto greco simile a una lasagna ma a base di melanzana, ndr) è stata la rivelazione: sabato sera avevamo già esaurito le scorte”.

Il complimento più bello? “Di sicuro il confronto rispetto all’anno scorso” spiega Toscani “dato che tutti hanno percepito il miglioramento. Però il momento più simpatico è significativo è capitato quando una signora di Colorno, peraltro straniera ma sposata con un parmense, s’è offerta di fare da volontaria. Le abbiamo messo il grembiule e s’è messa a servire ai tavoli. Era sabato: domenica è tornata, ha pranzato con marito e figlioletta, e poi ha voluto nuovamente il suo grembiule per dare una mano. Un grande esempio di spirito di servizio e umiltà”.

E un grazie ai volontari. “A tutti, indistintamente. Senza di loro non sarebbe stato possibile nulla: si caricavano tra loro, intonando “hippip-hurrà” ad hoc per ciascuno. E l’ultima sera, sulle note del concerto di Elena Soul and The Wanderers, li abbiamo visti ballare mentre lavoravano: si è creato il giusto clima, di impegno ma anche di festa. E questa è la più grossa soddisfazione, che va oltre l’incasso e il bilancio economico, che comunque renderemo noto a breve”.

Giovanni Gardani

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