Sport

Andrea Devicenzi
e la sua storia
in diretta a Tv2000

Nella foto Andrea Devicenzi durante la trasmissione su Tv2000

MARTIGNANA DI PO/ROMA – Un pomeriggio speciale per Andrea Devicenzi, atleta amputato di Martignana di Po che a 40 anni continua a inseguire imprese in giro per il mondo e magari una convocazione per le Paralimpiadi di Rio 2016. Stavolta Andrea, noto per la sua capacità di aggredire la strada in sella alla sua bicicletta, nonostante l’handicap fisico causato da un incidente in moto subito all’età di 17 anni, non ha dovuto fare fatica, ma semplicemente lavorare “a parole”: è stato infatti ospite, in diretta dalle 16.45, a Tv 2000 (canale 28 del digitale terrestre), con sede a Roma, dove Andrea è arrivato in treno partendo da Reggio Emilia.

Andrea, all’interno della trasmissione “Nel cuore dei sogni”, ha raccontato la sua esperienza, colpendo molto il pubblico in sala e, immaginiamo, anche gli spettatori da casa. Una mezzora intensa, nel corso della quale Andrea, emozionando ed emozionandosi, ha ricordato il suo incidente, i primi mesi dopo l’amputazione e la voglia di ripartire in sella ad una bici, per realizzare imprese già impossibili per atleti normodotati. Tra i momenti più significativi, il video che ha ripercorso l’impresa di Andrea in India, quando ha percorso la strada carrozzabile più alta del mondo: in diretta è stato riproposto il pianto di gioia di Andrea all’arrivo con la fatidica frase “Ce l’ho fatta!”. Un momento che Devicenzi ha commentato al rientro in studio con spontaneità: “Tanta roba”, ha detto.

Nel finale di trasmissione Andrea ha parlato dei suoi sogni e soprattutto di un’iniziativa molto concreta: il Progetto 22, che l’atleta di Martignana di Po sta portando avanti come mental coach, per cercare di regalare anche ai ragazzi più giovani (il suo progetto passa in particolare dalle scuole, non a caso) l’insegnamento più importante della sua carriera. I sogni si realizzano, basta volerlo ed esserne convinti: perché l’handicap, quasi sempre, è solo mentale, non fisico.

Giovanni Gardani

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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