Politica

“Spending review? Si faccia
sui costi della Giunta,
non sull’Istituto Cervi”

Nella foto, Pierluigi Pasotto

CASALMAGGIORE – “Spending review? No, decisioni politiche”. La minoranza che fa capo all’ex sindaco Claudio Silla dice la propria in merito ai tagli praticati dall’amministrazione-Bongiovanni in tema di quote versate dal comune di Casalmaggiore verso forme di associazionismo. “Data l’entità della cifra e la natura dei tagli, a noi – fa sapere il capogruppo di minoranza Pierluigi Pasotto – sembra più una manovra politica che un’operazione legata alla spending review. Non si spiegherebbe il fatto di togliere l’adesione alla Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni per il superamento delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere, che non comporta nessun onere per le casse comunali. Siccome tutto questo è stato spacciato per spending review noi proporremo nel prossimo consiglio comunale un modo per risparmiare 82mila euro in cinque anni riportando i costi pro-assessore ai livelli della passata amministrazione”. Pasotto riporta in auge il tema della mozione presentata in vista dell’adunanza di lunedì scorso e riguardante i costi della Giunta Bongiovanni. “Indicheremo al sindaco – prosegue il capogruppo – una via per fare la spending review, ricordandogli che non sta amministrando il proprio condominio ma un comune dove ha vinto con cinquanta voti di scarto forniti in abbondanza da chi aveva rancori verso l’amministrazione Silla piuttosto che favori nei suoi confronti. E che quindi, dopo avere con la prima delibera aumentato i costi della politica per le indennità di sindaco e assessori, e piantato una legnata storica ai cittadini e alle attività produttive casalasche con i nuovi provvedimenti su Tasi e Tari (tema di cui si è ampiamente discusso nell’ultimo consiglio comunale, ndr), si assuma la responsabilità politica di prendere decisioni politiche non mascherate da spending review, con tagli di voci che hanno un’incidenza ridicola sul bilancio rispetto agli 82mila euro in più dei costi pro-assessore”.

“Anche perché – conclude Pasotto – le adesione a certe associazioni sono qualificanti per un comune come Casalmaggiore. E questa è storia, non politica. Si pensi all’Istituto Alcide Cervi, con cui si è deciso di tagliare. Se la Giunta Bongiovanni ha l’opportunità di fare quello che sta facendo ora è perché ha vinto chi la pensava come i fratelli Cervi, non come quelli che li hanno fucilati. Per mantenere vivo il legame con le due associazioni citate, ci faremo promotori di una sottoscrizione coi cittadini”. Anche Ettore Gialdi, ex assessore alla Cultura, interviene criticando le scelte della nuova amministrazione comunale: “Penso che i componenti della Giunta non sappiano di cosa stanno parlando. Sarebbe meglio che approfondissero cos’è l’Istituto Alcide Cervi, che svolge attività di ricerca e didattica importantissima nei confronti delle giovani generazioni e che ci ha visto collaborare in forma proficua, coi nostri partigiani che hanno incontrato scolaresche ricevendo momenti di notevole arricchimento. Cultura e istruzione devono essere aspetti primari per un’amministrazione. Inviterei tutti ad una riflessione sulle linee programmatiche dell’attuale Giunta”.

Simone Arrighi

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