Cronaca

Via Baldesio torna
Slow Town. Leoni:
“Ecco come interverremo”

Nella foto il progetto per riqualificare via Baldesio

CASALMAGGIORE – Con l’approvazione da parte della Giunta del progetto preliminare di riqualifica di via Baldesio, inizia da parte dell’Amministrazione, un percorso di lavoro per la riqualificazione/rigenerazione del centro urbano della Città di Casalmaggiore: un’idea ambiziosa, spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Vanni Leoni, con l’obiettivo di rilanciare la Città avente come assi portanti la Sicurezza, il Commercio ed il Turismo locale.

La Giunta con tempi contenuti e con risorse minime eseguirà i primi interventi sulla via nel tratto di rettilineo ove le auto sfrecciano a maggior velocità per riportare un minimo di sicurezza nell’attesa delle opere definitive. Contestualmente verrà attivato lo stesso lavoro di studio ed analisi sulle restanti vie interne del centro urbano per avere così una visione completa sulle proposte da elaborare e sottoporre ai tavoli di lavoro comunali preposti per raggiungere gli obiettivi prefissati e auspicati.

Al di là del comunicato ufficiale spedito ai giornali, lo stesso Leoni ha rivelato in esclusiva alla nostra testata come, nel concreto, il progetto verrà realizzato. “Anzitutto” spiega “voglio sottolineare che dal termine della sperimentazione, ossia da fine agosto, ad oggi, abbiamo effettuato rilievi, raccogliendo un dato eclatante: in quella via si toccano picchi di 89 chilometri all’ora. E’ una follia bella e buona. Per questo siamo pronti a intervenire e devo ringraziare, oltre a tutti coloroche sono intervenuti, in particolare Matteo Dondè, per la professionalità dimostrata”. Qualche dettaglio in più sui costi. “Uno dei progetti analizzati costava 270mila euro. In cassa non abbiamo questi soldi, ma abbiamo scelto un buon piano operativo che costerà 130mila euro: in parte saranno stanziati nel bilancio 2015, in parte arriveranno da bandi sul turismo che aggrediremo da subito: l’intenzione, senza fare promesse però, è di iniziare a lavorare in maniera radicale a partire dalla fine della primavera 2015. I primi interventi, quelli più urgenti, specie nel primo e nell’ultimo tratto della via, ossia in uscita da piazza Garibaldi e in ingresso in via Romani, partiranno subito”.

Già, ma nel concreto in cosa consiste l’intervento? “Sono quattro passaggi principali, più altri piccoli aggiustamenti” spiega Leoni “. In primis riteniamo corretto abbattere tutte le barriere architettoniche. Nel primo tratto: che va da piazza Garibaldi fino alla banca e al negozio Habitat, l’intenzione è di abbassare il marciapiede, un po’ come avviene nei corsi principali di Cremona, portandolo a raso e segnalando in modo orizzontale e con colori diversi la carreggiata stradale e lo spazio per i pedoni e i cosiddetti utenti deboli. In secondo luogo, per la precisione nel secondo tratto di via Baldesio, dalla banca in avanti, non è possibile, come abbiamo verificato, levare completamente i marciapiede, perché la spesa sarebbe eccessiva e l’intervento troppo oneroso e lungo. Abbatteremo invece le barriere architettoniche per aiutare anche disabili, pedoni e ciclisti e, laddove la presenza dei marciapiede persisterà, cercheremo di strutturare, guadagnando spazi, alcuni parcheggi non più a spina di pesce ma in orizzontale, seguendo la direzione della via e al contempo creando arredo urbano che possa rallentare il traffico: così facendo, oltre a spingere gli automobilisti a togliere il piede dall’acceleratore tramite la realizzazione di piccoli accorgimento tecnici simili a chicane in alcuni punti strategici, guadagneremo quattro posti auto in più”.

Mancano due interventi, dei quattro elencati. “Eccoli” aggiunge Leoni “. In uscita su via Romani creeremo una sorta di penisola riservata ai pedoni, ai ciclisti e all’utenza debole, restringendo anche la carreggiata, con adeguamento della rotondina d’uscita e la creazione di un arredo urbano che possa fare in modo che le auto si immettano sempre in via Romani con velocità più basse. Quello è infatti il punto peggiore, dove le auto toccando anche gli 80 all’ora. Non solo: anche nella parte mediana della via (quarto intervento principale, ndr), in corrispondenza del negozio Habitat, creeremo arredo urbano che porti alla realizzazione, se possibile, di posti bicicletta, per favorire tutte le utenze e tutti i fruitori della strada. Infine, gli attraversamenti pedonali saranno protetti e garantiranno anche un più facile accessi ai parchi pubblici, come quello di via Italia”.

La proposta progettuale (che al momento non può considerarsi dunque un progetto esecutivo, ma preliminare) è scaturita dopo una prima fase di rilievi topografici celerimetrici, e successivamente dopo un lavoro di squadra tra l’Assessore delegato, l’Architetto Matteo Dondè incaricato di realizzare il progetto preliminare, l’Ing. Guido Favalli, incaricato di rivedere il piano urbano del traffico, e Silvio Biffi, Comandante della Polizia Locale. Ma i contributi e le valutazioni sono arrivate in un confronto costruttivo e condiviso anche dalla Commissione Urbanistica rappresentata dai consiglieri comunali e dal Comitato Slow Town. “Si è rilevata quindi l’esigenza” prosegue Leoni “che lo studio per la riqualifica del centro urbano, a partire dalla via Baldesio, debba proseguire tenendo come riferimento anche lo sviluppo dello studio di revisione del Piano urbano del traffico, il quale dovrà esprimere idee e proposte che vedano come obiettivo la riduzione del traffico di “passaggio” all’interno della città convogliandolo in buona parte all’esterno: le vie interne del centro della città infatti, devono essere restituite in modo più vivibile e sicuro ai cittadini di Casalmaggiore e a chi viene a Casalmaggiore per viverla e rispettarla”.

Nella revisione del PUT, quindi, si valuterà come introdurre una Zona30 definita dalle due Piazze principali (Garibaldi e Turati) per poi coinvolgere le altre vie  collegate con una rivisitazione delle attuali ciclabili, oltre ad una attenta analisi dei parcheggi auto attuali che, senza ridurne il numero complessivo, incentivi l’utilizzo di quelli già ora presenti, ma sotto utilizzati, cercando di arrivare ad una sintesi che tenga però conto di tutte le posizione e anche delle future segnalazioni o suggerimenti.

Giovanni Gardani

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