Feste e turismo

Santa Chiara, corsi Expo
mondiali per i manager
dell’agroalimentare

Nella foto la sede di Santa Chiara dall’alto

CASALMAGGIORE – La promozione del territorio si può ottenere anche con la formazione, peraltro di altissimo livello. E’ questo il messaggio che arriva da un progetto al quale Casalmaggiore ha aderito e che sarà concentrato, nella seconda e terza settimana di giugno, dunque all’8 al 21 del primo mese d’estate (anche se le date ufficiali non sono ancora state rese note), presso l’Istituto di Formazione Santa Chiara, scelto per le strutture d’avanguardia e la presenza di una foresteria di prim’ordine.

L’idea è quella di formare chi ha già ottenuto una laurea che abbia a che fare con l’alimentazione e in particolare con l’agroalimentare e tutto ciò che ruota attorno a questo tema. Di fatto, a Casalmaggiore non arriveranno studenti di primo pelo ma manager di grandi aziende da tutto il mondo, richiamati dalla vetrina di Expo, dato che proprio all’esposizione internazionale di Milano si legano questi corsi di studi.

Promossi dall’Università Cattolica di Milano, che metterà a disposizione l’organizzazione e il personale docente, e dalla Camera di Commercio di Cremona, con la supervisione di Lara Cavalli per il comune di Casalmaggiore tali corsi saranno un’occasione per dare lustro all’intero territorio, sia per le sue bellezze artistiche e architettoniche (si pensi al gioiello Sabbioneta, e non solo), sia per le aziende alimentare che nella Bassa Padana, e in particolare nel Casalasco-Viadanese, mostrano picchi d’eccellenza notevoli (Pomì e Padania, per fare solo due nomi).

“Ci è stata chiesta disponibilità su Santa Chiara” spiega il presidente della fondazione di via Formis Paolo Vezzosi “e abbiamo risposto presente per due settimane a giugno”. A luglio, infatti, come noto, la struttura è occupata dai musicisti dell’International Festival, che quest’anno toccherà l’edizione numero 19. I corsi saranno due, della durata di una settimana l’uno, e ruoteranno attorno alla sicurezza nel campo dell’alimentazione, intesa in senso salutistico e anche come lotta alla contraffazione dei grandi marchi dop, in particolare italiani. Le classi dovrebbero essere composte da 25 studenti l’una, anche se ogni altro dettaglio verrà illustrato prossimamente. Già si conosce invece, anche se a grandi linea, l’organizzazione degli stessi: la mattina vi saranno lezioni teoriche, il pomeriggio invece saranno organizzate le visite alle grandi aziende agroalimentari del comprensorio Oglio Po.

Verso sera, a prima di cena, saranno invece organizzati per i manager-studenti visite ai luoghi storici del nostro territorio, per le quali è stato chiesto un aiuto anche all’Associazione Amici di Casalmaggiore. Un giorno la settimana, dunque un giorno per ciascuno dei due corsi, il pacchetto prevede anche una visita a Milano proprio ad Expo. Dal piccolo comprensorio alla grande metropoli, per fare conoscere il bello (e il buono) del Casalasco-Viadanese.

Giovanni Gardani

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