Cultura

Ricordi, musica e
i 4 elementi: la Fiera
in mostra… in foto

Nella foto alcuni scatti di due mostre attive per San Carlo

CASALMAGGIORE – Immagini, istantanee, fotografie: un’arte unica in tre diversi blocchi. Percorso simbolico, e per questo universale, tra i quattro elementi, terra, acqua, aria e fuoco declinati a seconda della sensibilità di chi sta dietro la fotocamera, oppure ricordi che si stagliano, tra un passato remoto e un’esperienza ancora fresca e futuribile, grazie anche a chi ha pensato di fissarli.

Da un lato la personale di Gigi Ghezzi, attiva fino al 30 novembre nella biblioteca Mortara, racconta i Volti in musica, per citare il titolo dell’esposizione, riprendendo tra chiaroscuri caravaggeschi e giochi di luce ed espressione, lo sforzo dei musicisti invitati al Casalmaggiore International Festival estivo, in 28 scatti scelti che raccontano, oltre alle note e ai colori, pure i luoghi – dall’Auditorium Arvedi, al Museo Diotti, al Duomo di Casalmaggiore, a Villa Medici del Vascello, a Casa Zani, e non solo – che hanno ospitato quel festival, ormai un must per tutti i casalaschi che lo stanno sempre più apprezzando. “Si sente la musica” ha scritto qualche visitatore nel registro apposito al primo piano della biblioteca, e forse complimento più bello, per una foto, non può esservi.

Spostandosi di qualche centinaio di metri, presso l’Auditorium Santa Croce, c’è chi, come Miro Lanzoni, già cantante negli anni ’60 e ’70 in veste però stavolta di ricercatore e archivista, ha collezionato gli scatti in riva al Po di un tempo, quando il Grande Fiume era un mare, per i tanti casalesi che lo affollavano, e la colonia si chiamava Padana… “E’ impressionante ricordare e osservare quanti ragazzi affollassero in quegli anni le spiagge del fiume: era una vacanza per poveri, per così dire – racconta Lanzoni – ma tutti coloro che hanno raccontato episodi di gioventù la ricordano con affetto, perché bastava davvero poco per stare bene”. Non sono pochi i casalesi che hanno fatto a gara per ritrovare un anziano parente e per rivivere, tra nostalgia e sogno, una fuga verso l’acqua con quei mutandoni e costumi retrò che fanno ancora simpatia. Una mostra visitabile fino all’8 novembre.

Stessa durata per un’altra collezione. Sempre in Auditorium infatti il Fotocine Casalasco del presidente Tiziano Schiroli ha raccolto gli scatti dei suoi iscritti nella tematica dei quattro elementi: c’è chi ha giocato di prospettiva e di grafica, chi ha scelto la semplicità, che ha declinato un unico soggetto – si pensi ai Vigili del Fuoco – da quattro diversi punti di vista. Tra simbolo e ricordo, insomma, tre mostre da ammirare, per portarsi dentro magari, se davvero una foto è anche spirito, un po’ di anima in più.

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