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La Pomì sfila in consiglio "Parco rosa in zona Lido Po" E Lucia Bacchi si commuove

Bacchi, visibilmente emozionata, ha spiegato di sentirsi a casa. “Osservo i volti dei consiglieri, del pubblico, di mia madre, della mia nipotina e della mia famiglia. Vi conosco tutti, uno per uno. Ed è un’emozione unica vincere così, in mezzo ai miei amici e alla mia città”.

Nella foto la Pomì premiata in consiglio comunale

CASALMAGGIORE – Alla fine Lucia Bacchi s’è commossa per davvero, unica rappresentante delle giocatrici della Pomì campione d’Europa nella sua Casalmaggiore. Una cerimonia durata oltre mezzora, prima del consiglio comunale di giovedì, perché tutte le parti politiche hanno voluto rendere merito all’impresa della squadra rosa, in un rimando di ricordi, complimenti e prospettive per il futuro.

Troneggiavano sin dal via, e lo hanno fatto durante tutta la seduta, le tre coppe conquistate dalla Pomì negli ultimi undici mesi: Scudetto, Supercoppa Italiana e Champions League. Il sindaco Filippo Bongiovanni ha ricordato di avere seguito la società rosa già in giovane età, alle scuole medie e di avere assistito, tra la Baslenga, Cremona e Montichiari a incontri in tutte le categorie, dalla Prima Divisione alla Champions League. Giuseppe Scaglioni, consigliere con delega allo Sport, ha invece voluto evidenziare il lavoro della famiglia del presidente Massimo Boselli Botturi con la moglie Raffaella Storti e la capacità dirigenziale di costruire un sogno. “E’ importante non distinguere tra sport professionistico e amatoriale, perché Casalmaggiore ha bisogno di entrambe queste risorse” ha ricordato Scaglioni, evidenziando anche il peso positivo della passione e del tifo rosa a Montichiari e non solo.

Orlando Ferroni, consigliere con delega alla Golena, ha svelato un ulteriore tassello dell’anticipazione già offerta lo scorso venerdì alla cena societaria dal presidente Massimo Boselli Botturi (giovedì assente perché impegnato con la Lega Volley a Piacenza per la finale Scudetto). A proposito dei tredici alberi che verranno piantati, ciascuno con il nome di una giocatrice della Pomì, infatti, Ferroni ha rivelato che “l’intenzione è di far rinascere così il parco del Lido Po, con ippocastani rosa”. Maurizio Toscani del Listone, che si è detto molto tifoso (è infatti quasi sempre presente al palazzetto), ha sottolineato quanto questa squadra sia stata in grado di unire Casalmaggiore e Cremona, “e non era affatto scontato”, così come non ha scordato il peso di una dirigenza fatta in casa capace di organizzare un evento come una finale di Champions. “Dobbiamo dire grazie, anche perché a ottobre ci consentiranno di farci un viaggio a Manila” ha poi sorriso Toscani pensando al Mondiale per Club. Calogero Tascarella di Casalmaggiore la Nostra Casa, invece, si è sofferto sulla passione popolare condivisa da tutti i cittadini di Casalmaggiore, italiani e stranieri. “Ho visto crescere questa squadra. Ora da un po’ non seguo la Pomì al palazzetto, perché mi è stato consigliato dal medico dato che sono forti emozioni – ha spiegato – ma ho visto le finali al Bar Centrale, che era pieno di gente, di varie etnie: e tutti esultavano ad ogni punto. Un piccolo miracolo”.

La parola è poi passata alla dirigenza, presente quasi al completo, con Giovanni Ghini che ha ricordato la prima gara in Baslenga, nel 2008, davanti a 50 tifosi e il primo incontro per parlare di rinascita della Vbc “nello studio dell’allora sindaco Luciano Toscani, oggi nostro dirigente”. Riallacciandosi al pensiero di Scaglioni, anche Ghini ha convenuto sul fatto che “lo sport è importante a qualsiasi livello: la Pomì è la punta di un iceberg che però senza il movimento che sta dietro, in qualsiasi disciplina, dalle giovanili agli amatori, dai dilettanti ai professionisti, farebbe fatica”. Al futuro ha guardato anche lo stesso Luciano Toscani: “Siamo una città sorprendente e per questo dobbiamo volare alto. Rinnovo qui il mio invito per un palazzetto: sarebbe il premio migliore per questo club. Una nuova struttura non sarebbe soltanto per la Pomì Casalmaggiore, ma per l’intera comunità, che ne avrà bisogno anche in futuro”.

Il sindaco Bongiovanni, infine, ha premiato con una targa la società e s’è lasciato andare ad un Amarcord. “Lucia ha un anno in meno di me, ma ricordo che alle scuole medie giocava già con le ragazze della mia età. Ricordo che un anno con la Casalese (Bongiovanni era portiere nelle giovanili biancocelesti di calcio, ndr) vincemmo un titolo regionale, ma anche il volley arrivò in fondo e si fece onore sempre in Regione”. Proprio il primo cittadino ha consegnato a Lucia Bacchi un attestato di benemerenza per meriti sportivi. “Il sindaco Toscani nel 2009, quando Lucia vinse la Champions a Bergamo – ha spiegato Bongiovanni – le consegnò la targa che io ora ho donato alla società. Quindi per Lucia abbiamo pensato a qualcosa di particolare”.

Bacchi, visibilmente emozionata, ha detto di sentirsi a casa. “Osservo i volti dei consiglieri, del pubblico, di mia madre, della mia nipotina e della mia famiglia. Vi conosco tutti, uno per uno. Ed è un’emozione unica vincere così, in mezzo ai miei amici e alla mia città. Non rinnego la Champions di Bergamo, ma questa ha un sapore dolcissimo”. Dopo il ritiro dell’attestato e di un mazzo di fiori (rose rosa, ovviamente), Lucia non è riuscita, tra gli applausi di tutto il consesso, a trattenere le lacrime, sincere e viscerali di una casalese doc che è tornata grandissima a casa sua, chiudendo il cerchio e con esso una splendida favola.

Giovanni Gardani

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