Cultura

"Ghizzardi ancora dimenticato da Viadana": la protesta di Guarnieri Flisi e di "LO Po"

Lo sprone, che ora passa dalla voce di un singolo, presto potrebbe essere sostenuto da una associazione intera. “Stiamo lavorando a questa associazione culturale, una sorta di Pro Loco dedicata ai nostri artisti. Abbiamo da poco scritto lo statuto, dobbiamo solo approvarlo e poi andremo da un notaio" spiega Damiano Guarnieri Flisi.

SALINA (VIADANA) – Quella macchia proprio non è stata cancellata. E a Damiano Guarnieri Flisi, assistente universitario presso il Politecnico di Milano membro del costituendo “LO Po – Laboratorio Officina Fiume Po”, il fatto non va giù. Dalla frazione viadanese di Salina, Guarnieri Flisi torna all’attacco come già aveva fatto dodici mesi fa e come continuerà a fare, se servirà.

“Lo scorso 20 luglio è stato l’anniversario numero 110 del compleanno di Pietro Ghizzardi, forse il più noto artista viadanese – precisa – ma come già era accaduto non è stato organizzato nulla per ricordarlo. E’ un peccato, anche perché Viadana non è certo un vivaio florido di artisti e Ghizzardi è senz’altro divenuto un nome molto importante e noto al grande pubblico, anche grazie all’interessamento negli ultimi tempi di Vittorio Sgarbi: il Museo della Follia era una buona occasione per rilanciare Viadana artisticamente. E’ vero che Ghizzardi visse un periodo più lungo della sua vita a Boretto, ma il legame con Viadana c’è sempre stato”.

A Boretto l’ultima mostra sarebbe stata organizzata sette anni fa. “O almeno così mi hanno detto – spiega Guarnieri Flisi – dato che le locandine che ho trovato parlano in realtà del 2004. Il punto è che il rilancio portato avanti da Sgarbi può essere una buona occasione, che purtroppo non è ancora stata sfruttata. Penso alle esposizioni a Mantova al Palazzo della Ragione e in contemporanea al Museo Ricci, dove accanto a Ghizzardi troviamo anche Toni Ligabue, e ancora Expo, senza scordare le mostre attualmente allestite a Perugia e in Sicilia (e, aggiungiamo noi, pure la mostra a Palazzo Ducale a Sabbioneta, ndr). Negli ultimi dodici mesi tanto è stato fatto per ricordare Pietro Ghizzardi, ma troppo poco, per non dire nulla, da Viadana. Lo scorso anno organizzarono una biciclettata “nelle terre di Ghizzardi” sotto Ferragosto: ma fu un passaggio forzato e per niente culturale”.

Lo sprone, che ora passa dalla voce di un singolo, presto potrebbe essere sostenuto da una associazione intera. “Stiamo lavorando a questa associazione culturale, una sorta di Pro Loco dedicata ai nostri artisti. Abbiamo da poco scritto lo statuto, dobbiamo solo approvarlo e poi andremo da un notaio per decidere in quale forma associarci. Per ora, da qualche mese, abbiamo una pagina Facebook dove postiamo qualche video e dove cerchiamo di tenere vivo l’interesse per la cultura. In generale “LO Po” sarà un laboratorio non solo viadanese, ma di carattere provinciale, provando a fare sistema con diverse associazioni o Pro Loco già esistenti, tanto che qualche contatto, ad esempio a Piadena e Castel d’Ario, è già stato preso”.

Giovanni Gardani

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