Cronaca

Restauro di Santa Maria dell'Argine, domenica presentazione

La Chiesa di Santa Maria, sconsacrata nel 1932 e data in uso e custodia dapprima ai 'Pidren ad Santa Maria' e poi ai 'Mitardu', all'arrivo, nell'ormai lontano 1978 del nuovo parroco era in uno stato di completo abbandono

CASALMAGGIORE – Il sogno di don Franco Vecchini fa un altro piccolo passo in avanti. Proprio in un tempo in cui lo stesso ex parroco di Vicobellignano, che così tanto si è speso per quella Chiesa ai piedi dell’argine maestro, non gode più di ottima salute. Domenica 9 ottobre, alle ore 17 saranno presentati i lavori di restauro dell’altare di Santa Maria dell’Argine, eseguiti dalla ditta ‘Zoe’ di Giovanna Gola. A parlare il professor Brunivo Buttarelli che fu tra i primi  e principali collaboratori del nuovo parroco, don Franco Vecchini per i lavori di recupero,  della Chiesa e per l’esecuzione di alcuni scavi archeologici attorno alla stessa. Seguirà l’intervento della restauratrice Giovanna Gola che illustrerà i lavori eseguiti. Infine il professor Giorgio Milanesi dell’Università di Parma che presenterà le varie fasi costruttive della Chiesa.

La Chiesa di Santa Maria, sconsacrata nel 1932 e data in uso e custodia dapprima ai ‘Pidren ad Santa Maria’ e poi ai ‘Mitardu’, all’arrivo, nell’ormai lontano 1978 del nuovo parroco era in uno stato di completo abbandono: sempre aperta di giorno e di notte, chiunque poteva avervi accesso, con tutto quel che ne conseguiva. Don Franco Vecchini si rese subito conto dell’importanza storica ed artistica di questa chiesa, che è il monumento più antico di tutto il casalasco, e con la collaborazione di alcuni uomini capaci e volenterosi e la supervisione della Soprintendenza, riportò lo stabile nelle condizioni per le quali era stato ricostruito. Nel 1984 si ritornò a celebrarvi messa. Poi scavi e restauri. Oggi si sta formando un Comitato di Santa Maria, che si farà promotore di nuovi interventi che riguardano la Chiesa e l’area antistante, ricca di reperti.

“Tra le eventuali nuove iniziative – spiega il bollettino parrocchiale – ne proponiamo una che ci sembra particolarmente significativa: la posa di un marciapiede in mattoni intorno alla Chiesa. Facendo gli scavi si potrebbero trovare alcuni reperti archeologici riguardanti la primitiva chiesa a tre navate, reperti che naturalmente andrebbero messi in evidenza. Una proposta questa che ci auguriamo venga realizzata”.

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