Ambiente

Dal piano cave approvato in Regione una spinta per Tibre e Cremona-Mantova

Per quanto riguarda la parte relativa alle cave destinate a opere pubbliche (fabbisogno estrattivo complessivo previsto in 16 milioni di metri cubi), circa 9 milioni saranno destinati alla realizzazione in territorio cremonese dell'autostrada TIBRE (Tirreno-Brennero).

MILANO – Nuovo Piano cave per la Provincia di Cremona per i settori merceologici di sabbia, ghiaia e argilla. Il documento è stato approvato a maggioranza questo pomeriggio dal Consiglio Regionale. Contrarie per questioni di merito e di metodo le opposizioni, che già nel dibattito in Commissione Ambiente avevano sollevato criticità.

Il Piano, illustrato da Lino Fossati (Lista Maroni), prevede 8 ambiti territoriali estrattivi (ATE) di argilla per un volume totale di 4.309.500 metri cubi; 26 ambiti estrattivi di sabbia e ghiaia per un volume totale di 11.530.984 metri cubi; 1 ambito nel settore estrattivo delle torbe per un volume totale di 81.000 metri cubi; 3 cave di recupero nel settore sabbia e ghiaia per un volume totale di 1.040.000 metri cubi.

Per quanto riguarda la parte relativa alle cave destinate a opere pubbliche (fabbisogno estrattivo complessivo previsto in 16 milioni di metri cubi), circa 9 milioni saranno destinati alla realizzazione in territorio cremonese dell’autostrada TIBRE (Tirreno-Brennero); 450.000 metri cubi per la realizzazione del raccordo viario Cremona-Castelvetro e 4.383.400 metri cubi di materiale inerte serviranno per l’autostrada Cremona-Mantova. Sono stati invece esclusi i siti estrattivi presenti nei Comuni di Ripalta Arpina e di Castelleone, in quanto collegate a opere già realizzate, cosi come state stralciate dal Piano tutte quelle cave che si trovano a eccessiva distanza dall’opera pubblica a cui sarebbero destinate.

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