Politica

Oglio Po, Micolo (Pdl):
“Qualcuno ha parlato presto
Ok i tagli, non i disservizi”

La faida interna al Pdl di Casalmaggiore prosegue. E non poteva essere altrimenti dopo la notizia ufficiale dei tagli all’ospedale Oglio Po approvati dalla Regione Lombardia. “Devo informarmi meglio” esordisce Marco Micolo, coordinatore comunale del Popolo della Libertà, spaccata in due già dai tempi delle elezioni amministrative 2009 e in contrasto con il gruppo che fa riferimento a “Casalmaggiore per la Libertà”, guidata dal consigliere comunale Orlando Ferroni.

Poi, su nostra imbeccata, Micolo dimostra di conoscere bene la natura dei tagli. “Onestamente non sono sorpreso” ammette “e non è una buona notizia. O meglio, non è una buona notizia se ai tagli faranno seguito dei disservizi. Nell’ottica del contenimento dei costi un taglio è sempre positivo: il difficile, e l’importante, sarà ora fare in modo che questi tagli non provochino problemi ai cittadini su una materia fondamentale come la sanità”.

Badando al sodo. “Se un cittadino deve attendere venti giorni per avere il risultato di un’analisi, allora non ci siamo proprio e si crea un grave scompenso. Simona Mariani, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Cremonese, ha garantito che non ci saranno disservizi. Se sarà così, allora la decisione presa dalla Regione potrebbe anche essere giusta. Ma la condizione del servizio al cittadino è indispensabile. La priorità non è avere il laboratorio a Casalmaggiore, è garantire gli stessi vantaggi e accessi al casalasco-viadanese. La battaglia va fatta per il cittadino, non per partito preso. E’ una battaglia non politica, ma di principio”.

Poi l’affondo a chi si è lasciato andare a dichiarazioni roboanti solo poche settimane fa. Micolo non li nomina, ma nell’occhio del ciclone finiscono i fratelli Fabio e Orlando Ferroni. “Qualcuno si è lasciato andare a facili entusiasmi, promettendo il congelamento del Poa. Avranno anche avuto garanzie, ma la realtà dei fatti è ben diversa dalle attese. La prossima volta, un po’ di prudenza sarebbe quantomeno raccomandabile”.

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