Politica

Tagli all’OglioPo
Le reazioni di
Penazzi e Silla

Nella foto, il sindaco di Viadana Penazzi (primo piano) e quello di Casalmaggiore Silla

 

Non si fanno attendere le reazioni dei sindaci sui confermati tagli all’ospedale Oglio-Po.

“I consigli comunali aperti, le riunioni, le assemblee pubbliche: purtroppo è stato tutto inutile”: attacca Giorgio Penazzi, primo cittadino di Viadana. “Ricordo le promesse dell’assessore regionale Bresciani: solo frottole. I piani strategici erano già tracciati e seguivano un disegno preciso. Le loro inefficienze, i furti, le spese pazze, tutto prima o poi doveva essere pagato da qualcuno”.

“Tutti i soldi che la sanità ha rubato o mal distribuito – prosegue Penazzi – indirizzandoli a gestioni pessime come quelle milanesi del San Raffaele e del Maugeri, la Regione ha pensato bene di farli pagare qui, nel nostro comprensorio. Il conto è salatissimo e dimostra come tutta la sanità lombarda, tutta la propaganda regionale e le promesse di salvaguardia del nostro nosocomio siano state solo un unico grande bluff”.

“Con le chiusure di Bozzolo e il ridimensionamento dell’ospedale Oglio-Po, tutto il comprensorio perde in efficienza. Un territorio senza servizi, è un territorio che muore lentamente“.

“Nel campo della sanità, i comuni non hanno nessuna possibilità d’azione. Le nostre azioni sono state dimostrative, hanno evidenziato la sofferenza di un intero comprensorio”.

“Ora tocca ai cittadini – chiosa Penazzi –. Considerato quanto hanno combinato i governatori regionali uscenti, vedremo cosa faranno gli elettori alle urne”.

Claudio Silla, sindaco di Casalmaggiore, analizza a freddo: “Il piano organizzativo aziendale appena approvato è coerente rispetto alle politiche regionali sin qui adottate. Quello che bisogna fare ora è cercare di cambiare questa linea, che privilegia la centralità delle risorse. Serve un cambio di passo, un segnale di discontinuità: chi governerà dovrà iniziare a recuperare risorse a livello centrale per redistribuirle sui territori periferici“.

“Nel nostro comprensorio – prosegue Silla – non ci sono cittadini di serie B. Penso a Milano, a quante proposte sanitarie ci siano nella stessa città. Nel nostro comprensorio non c’è alternativa alla qualità che l’OglioPo sta continuando a garantire. C’è una linea rossa molto precisa, oltre la quale è inesorabile il declino“.

“La politica sanitaria regionale – analizza il sindaco di Casalmaggiore – ha evidenziato dei limiti in riferimento al nostro territorio, nonostante qualcuno abbia speso parole rassicuranti sulla salvaguardia dell’OglioPo, con troppa facilità”.

“Chi governerà – si agura Silla, guardando all’esito delle prossime elezioni regionali – dovrà avere il coraggio di investire sui territori periferici in termini di personale: sarà il banco di prova futuro. Il voto offre un’occasione importante. A prescindere da come andranno le elezioni, da sindaco, auspico che il dialogo con la Regione non si interrompa. Da parte nostra, sarà importante continuare a segnalare le criticità ai politici impegnati nel consiglio regionale lombardo”.

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