Cronaca

Gev Casalmaggiore,
Scatta la fase due
con l’aiuto dei cittadini

Nella foto da sinistra a destra Fazzi, Silla, Gardani

Un incontro che dovrà fare da spartiacque tra le fase operativa iniziata un anno fa e quella sanzionatoria vera e propria. La conferenza stampa convocata stamattina nella sala consiliare del comune di Casalmaggiore dal sindaco Claudio Silla, dal referente del gruppo Gev (Guardie Ecologiche Volontarie) Carlo Gardani e da Massimo Fazzi, anch’egli una Gev, ha cercato di dettare le linee guida per l’anno che va a cominciare, il secondo di attività per il gruppo casalese.

“Dobbiamo ringraziare le Gev” spiega Silla “perché si tratta di un volontariato serio e preparato, che non improvvisa nulla. Le nostre otto Gev (undici considerando le tre poi dirottate a Cremona, ndr) hanno affrontato un corso di diversi mesi nel 2007 per sostenere nel 2009 un esame non semplice su materie svariate e complesse, attinenti all’ambiente e alla legislazione specifica. Da gennaio 2012 ad oggi le Gev di Casalmaggiore hanno preso confidenza con il territorio, impegnando parecchie ore (quasi 1600 nel corso dell’anno, ndr), presentandosi ai cittadini e facendo, di fatto, informazione. Adesso scatta la fase due, che prevede anche sanzioni, in particolare per i recidivi”.

I settori di intervento sono molteplici, ma un occhio di riguardo sarà riservato al problema dell’abbandono dei rifiuti. “Intanto però” ha spiegato Silla “mi sento di poter dire che un piccolo risultato è stato portato a casa, dato che la piazzola ecologica di via del Porto non presenta più le criticità del passato, quando spesso la discarica era anche fuori dai cancelli e oltre gli orari di apertura. L’attenzione sarà altresì rivolta alla raccolta differenziata, che purtroppo non tutti i cittadini stanno rispettando”.

Altro problema è quello della deiezione degli animali per strada. “Chi porta a spasso il cane” ha ricordato Gardani “deve essere provvisto di tutto l’occorrente per ripulire. La campagna informativa è passata anche da questo punto e, nello stesso tempo, il comune si sta attrezzando per cercare un paio di aree nelle quali gli animali possano scorrazzare senza bisogno di guinzaglio. La multa per chi non raccoglie il “bisognino” è di circa 67 euro”.

Un’ulteriore area operativa sarà poi la golena, di recente aiutata da interventi di riforestazione e dunque a maggior ragione da salvaguardare, anche per non lasciare spazio a cacciatori o pescatori di frodo.

“Non parliamo” ha precisato Gardani “di sanzioni di poco conto: per l’abbandono di rifiuti si va dai 50 euro di multa minima ai 600 euro seguendo la legge nazionale prevista. Tengo a precisare che l’abbandono di rifiuti su suolo pubblico grava sulle tasche dei cittadini di Casalmaggiore, perché la Casalasca Servizi, per gli interventi extra, viene ovviamente pagata dal comune. Si tratta di 20-30mila extra che se ne vanno dalle nostre tasche. Per questo sarebbe il caso di dare una mano e, rispettando le regole, evitare sprechi di questo genere”.

“Ovviamente” ha spiegato il sindaco “si agirà cum grano salis, cercando prima di ammonire, poi di sanzionare. Ma l’importante è che tutti si sentano responsabilizzati”.

Gardani elenca poi diverse zone critiche. “Ai Lamari in passato abbiamo trovato latte di olio alimentare, a Vicoboneghisio c’è un deposito di lattine di birra, e via discorrendo. Abbiamo individuato in sostanza delle sacche sulle quali cominciare a operare: avremmo bisogno di ulteriore personale, perché in otto non possiamo fare tutto, ma dobbiamo attendere l’ok della Regione per organizzare nuovi corsi. Intanto ci daremo da fare, dando il via da oggi a questa fase-due. Preciso che le Gev di Casalmaggiore sono anche abilitate all’uso del defibrillatore: speriamo di non dovere mai mettere mano a questo strumento, ma, nel caso, sarebbe una sicurezza in più per il cittadino. Sul nostro “Pandino d’ordinanza” siamo attrezzati proprio con un defibrillatore semiautomatico”.

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