Politica

Viadana, il sindaco
Penazzi sbotta: “Il
vaso è traboccato!”

“E il vaso è traboccato! Bastava solo una goccia”: inizia così l’ultimo comunicato del sindaco di Viadana Giorgio Penazzi, ennesima risposta alle dichiarazioni dell’assessore Ines Sartori che aveva preso le distanze rispetto all’uscita del primo cittadino in merito alle nozze gay e alla manifestazione organizzata al castello di San Giorgio dall’Arcigay di Mantova (“una carnevalata”).

Una goccia, per dirla con Penazzi, che ha fatto traboccare un vaso pieno di dubbi e di problematiche interne all’alleanza di centro-sinistra e, nello specifico, ai rapporti con il Partito Demicratico viadanese, ora chiamato a decidere se mantenere stretti i legami col sindaco oppure interrompere il sodalizio.

Di seguito il comunicato di Giorgio Penazzi.

Senza voler entrare nel merito della partecipazione alle nozze gay di domenica scorsa – spiega Penazzi – disertato da quasi tutti i sindaci della provincia di Mantova (vi ha partecipato solo in sindaco di Pegognaga su settanta sindaci mantovani), improvvide, inopportune ma soprattutto insofferenti dello spirito di gruppo, sono state le recenti manifestazioni dell’assessore Ines Sartori”.

Ella, non smentendo la sua ipertrofica “vis polemica”, spara a zero sul Sindaco e, conseguentemente, sulla sua giunta e sull’amministrazione comunale. Se la goccia è stata la sua presa di posizione sulle nozze gay, ma cosa contiene il vaso? Presto detto!  Il contenuto del vaso è in realtà la sua difficoltà relazionale con le altre istituzioni che fanno riferimento al suo assessorato tanto è vero  che in ogni ambito essa è abilmente riuscita a interporre scontri accesi sia con i dirigenti scolastici che con la ex presidente del Consorzio Servizi alla persona Lidia Culpo.

Ma non solo, i rapporti con il personale dei servizi sociali risentono delle  sue difficoltà  ad intavolare un colloquio costruttivo e proficuo con gli operatori  che, soprattutto i questi momenti di difficoltà, debbono essere sostenuti e resi collaborativi.

Tutto ciò ha irrimediabilmente compromesso il rapporto fiduciario che deve sussistere “ex lege”  fra assessore e sindaco, massimo responsabile politicamente dei  loro comportamenti  e della loro efficienza.

In un recente incontro politico con il capo-gruppo consiliare del PD rag. Paolo Zanazzi , finalizzato all’obiettivo di ritrovare una linea politica coordinata e concordata con capi-gruppo,maggioranza, partiti politici PD-UDC-LISTA PENAZZI, sui temi importanti che a breve dovranno essere affrontati (revisione del PGT, STU Viadana Sviluppo SpA, Bilancio di previsione 2013, regolamenti comunali, piano triennale delle opere pubbliche ecc.), gli  ho manifestato le mie perplessità sui comportamenti del rag. Silvio Perteghella e della Dott.ssa Ines Sartori e della necessità di una loro sostituzione con altri indicati dallo stesso PD; infatti, non è mia intenzione rispondere politicamente quale sindaco del comune capo della giunta, dell’operato di persone che non hanno più quell’affidabilità e quelle qualità con cui erano state presentate per  il loro insediamento.

Avevamo concordato con il capo-gruppo, di tenere riservato l’incontro. Orbene, dopo le manifestazioni espresse dall’assessore Sartori, penso che non ce ne sia più il motivo.

Personalmente, ritengo che i necessari aggiustamenti da me richiesti, possano essere strumentali ed utili a riproporre i temi migliori di un’alleanza di centro-sinistra, partita nel 2001 con l’elezione a sindaco di Giovanni Pavesi e continuata nel 2011 con la mia elezione.

Il Partito Democratico viadanese, nel suo insieme, ha intenzione di perseguirla e di continuarla? Io sto attendendo una risposta, così come attendo le sue idee e le sue determinazioni sugli imminenti impegni politici sopra elencati che, non per essere ripetitivo, anche i cittadini di Viadana attendono.

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