Cronaca

Guastalla, esplosione
al mercato: tre morti
Un casalese: “Mia figlia miracolata”

Foto: Gazzetta di Reggio


Dramma a Guastalla, in provincia di Reggio Emilia ma a pochi chilometri da Pomponesco, dunque dal compresorio Oglio-Po, questa mattina durante il mercato settimanale in piazza della Repubblica.

Poco dopo mezzogiorno (intorno alle 12,15) uno dei banchi, per la precisione all’interno di un furgone rosticceria, ha iniziato a svilupparsi un incendio, per cause ancora da accertare.

Probabilmente le fiamme sono arrivate fino alle tre bombole del gas gpl, che sono esplose provocando una strage e una violenta deflagrazione che ha scosso l’intero paese di Guastalla, oltre a provocare il ribaltamento di alcuni banchi del mercato.

Sono morte tre donne: Rossana Mango, Teresa e Bianca Montagna, rispettivamente figlia, moglie e cognata del titolare della rosticceria ambulante, Francesco Mango, originario di Matera e residente a Sant’Ilario. Almeno nove le persone ferite: un venditore ambulante pakistano ed un connazionale, madre e figlio di Bagnolo, un uomo di Guastalla e la sua fidanzata, poi ancora una donna gravemente ustionata, un anziano e una signora colta da un attacco di panico. Il più grave tra i feriti pare essere proprio il titolare del furgone esploso: è stato trasportato dall’elisoccorso all’ospedale Maggiore di Parma in gravi condizioni ed è in prognosi riservata.

L’intera famiglia dei venditori ambulanti era molto conosciuta a Guastalla in quanto frequentatrice settimanale del mercato.

“Sembravano torce umane”: hanno detto i passanti che hanno schivato la tragedia per pochi attimi. A causa della forte esplosione le case hanno tremato, anche a distanza di centinaia di metri dal fattaccio.

A Guastalla è residente anche W. A., nato a Casalmaggiore. “Le esplosioni sono state due, la prima di violenza contenuta, la seconda devastante: i feriti aumentano di ora in ora e i più gravi sono stati portati a Parma, ma anche a Guastalla in ospedale si stanno dando un gran daffare. Mia figlia, volontaria alla Croce Rossa, era di riposo ma si è recata in sede perché tutti gli altri volontari erano fuori in piazza a dare una mano”.

Ha sentito l’esplosione? “In modo lontano, diciamo. Ero in casa e abito a un chilometro dal luogo dove è avvenuta l’esplosione. Mia figlia, però, che abita a 5-600 metri, ha sentito i muri della casa tremare: lo spostamento d’aria è arrivato fino a lì, nonostante la presenza di diverse abitazioni che fanno da schermo”.

All’altra figlia di W. è andata invece bene. “Di solito, a mezzogiorno di sabato, lei si reca al mercato, proprio da quella rosticceria per comprare il pollo per pranzo. Lo ha sempre fatto, stavolta aveva cambiato menù. E’ stato un miracolo, un puro caso”.

Giovanni Gardani

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