Cangialosi ci ricasca,
altra rapina: stavolta
finisce in carcere
Torna in carcere Luciano Cangialosi, 46enne originario di Palermo ma residente a San Martino del Lago e protagonista di alcune rapine anche a Casalmaggiore. Tra gli obiettivi preferiti banche e uffici postali, ma proprio un tentativo di colpo di questo tipo lo ha incastrato.
A Calerno, frazione di Sant’Ilario d’Enza (Reggio Emilia), attorno alle 12.15 di sabato Cangialosi ha tentato un nuovo colpo, ma un’impiegata è riuscita a lanciare l’allarme. A quel punto la centrale dell’ufficio di telesorveglianza delle Poste Italiane, che si trova a Roma, ha contattato l’ufficio postale in questione, di Calerno appunto, e ha potuto sentire quanto stava accadendo, perché l’impiegata ha lasciato la linea telefonica aperta.
Cangialosi si è presentato con indosso un casco integrale da moto, per non essere identificato, e aveva in pugno una chiave inglese, usata come arma per minacciare sia gli impiegati, sia due clienti in attesa: mille gli euro prelevati in tutto. Il rapinatore “seriale” ha chiesto anche che venisse aperta la cassaforte, che però non può essere sbloccata dagli stessi impiegati.
I carabinieri, come detto, hanno sentito tutto al telefono e a quel punto coordinare l’intervento è stato più semplice per l’Arma, che tempestivamente ha spedito una pattuglia di Sant’Ilario d’Enza sul posto: il rapinatore era ancora all’interno dell’ufficio postale e quindi, senza fare mosse azzardate che mettessero in pericolo l’incolumità degli astanti, è bastato attenderlo all’uscita per fermarlo e arrestarlo dopo un inseguimento a piedi della durata di pochi secondi. La somma è stata restituita, mentre per l’uomo, ad oggi in stato di fermo, verrà convalidato l’arresto dall’autorità giudiziaria presumibilmente nella giornata di lunedì.
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