Politica

Imu, Tares, Irpef
Portanuova critica
Penazzi e rilancia

Il bilancio di previsione 2013 sarà presentato a Viadana nella prossima seduta consiliare di venerdì 28 giugno, ma quanto trapela dalla maggioranza non manca già di suscitare polemiche da parte della minoranza. In particolare le prime critiche arrivano alla Lista Civica Portanuova che, con la capogruppo Simonetta Gialdi e il portavoce Stefano Rocchi, parla di “occasione persa da sindaco e giunta per dimostrare qualità e coerenza politica”.

“Il Bilancio di Previsione 2013” si legge nel comunicato di Portanuova “si presenta ancora una volta incomprensibile e non corredato da tutti i documenti che possano mettere in condizione i consiglieri di avanzare proposte correttive. Gli inviti a riformularlo in modo leggibile, come in uso in molti altri comuni, e la delibera impegnativa di portare avanti il bilancio partecipativo sono stati ancora una volta ignorati con l’aggravante che quest’anno si nega persino il giro di presentazione ai cittadini, tanto per comprendere la loro idea di partecipazione e trasparenza”.

“Sono state completamente ignorate” rincarano Gialdi e Rocchi “la delibera con cui si chiede di rivedere incarichi dirigenziali per destinare i risparmi alle famiglie in difficoltà e persino le proposte avanzate dal gruppo consiliare Pd, forza di maggioranza con ben quattro assessori di riferimento in giunta. Portanuova si è fatta carico anche di queste proposte e presenterà emendamenti alle tariffe Imu, Tares e Addizionale Irpef prevedendo: Imu più leggera per la prima casa non di lusso, per i terreni agricoli e per gli immobili in locazione penalizzando le ville signorili e le aree edificabili; Tares rimodulata per alleggerire i nuclei familiari sino a 2 persone rispetto alle famiglie più numerose (che producono più rifiuti) oltre che parificare la tassazione dei negozianti periferici con quelli del centro storico riconoscendo uguale stato di crisi; Irpef rimodulata per alleggerire i redditi più bassi sino a 28.000 euro e aumentare quelli oltre i 55.000 euro, elevando l’esenzione a 13.000 euro”.

“Diversamente dal passato”, conclude Portanuova “si spera che quest’anno, proprio perché in buona parte già patrimonio di ampie forze politiche, tali proposte trovino ampio consenso in sede consiliare nell’attesa che questa Amministrazione, insensibile persino alle proposte della maggioranza che la sostiene, venga definitivamente “archiviata” dando speranze alla nostra città”.

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