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Pomì, parla Beltrami:
“Lavoro ok, peccato
per Alessia e Letizia”

E’ una Pomì motivata e desiderosa di guadagnare progressivamente in condizione fisica quella che si affaccia sulla terza settimana di preparazione, la seconda in terra casalasca dopo il ritiro di Forte dei Marmi. Anche per i prossimi giorni ad accompagnare le giocatrici rosa sarà la prevista alternanza tra sedute di potenziamento presso la palestra Master Gym e quelle imperniate sulla tecnica divise tra il Pala Baslenga di Casalmaggiore e il Pala Farina di Viadana.

Le parole del tecnico Alessandro Beltrami lasciano trapelare un’evidente soddisfazione per come stanno procedendo i lavori. “La squadra – spiega il mister – si applica di buon grado al lavoro che lo staff tecnico le sta proponendo. I carichi, come è normale che sia nel periodo preparatorio, sono importanti ma la buona volontà e lo spirito di sacrifico sono evidenti da parte di tutte le ragazze che, pur denotando ancora una certa timidezza nell’esecuzione, palesano comunque attenzione e giorno dopo giorno crescono in condizione fisica e tecnica”.

Prematuro farsi un’idea di cosa potrà fare questa Pomì nella prossima stagione, un dato inconfutabile è comunque rappresentato dalla volontà della società di allestire una rosa competitiva. “Non v’è dubbio – continua il tecnico piemontese – e lo dimostra il fatto che solo quattro atlete della passata stagione siano state confermate. Le numerose variazioni sono andate in direzione di un incremento della qualità della rosa con l’inserimento di elementi giovani ma dall’immenso potenziale ed altri in possesso di una considerevole esperienza, il giusto mix per costruire una squadra in grado di sostenere il tasso tecnico della A1”.

La rosa fra l’altro resta ancora in attesa di abbracciare due giocatrici del calibro di Camera e Gennari, impegnate con la nazionale. Un handicap non poter disporre della rosa al completo? “Purtroppo l’assenza di Letizia ed Alessia si prolungherà per alcune settimane, dopo l’impegno degli europei sarà la volta dei Mondiali under 23. Se da un lato per entrambe si tratterà di un’esperienza qualificante in grado di promuoverne la crescita tecnica e caratteriale, è innegabile che per la squadra questo comporterà un ritardo nella programmazione del lavoro, ma recupereremo strada facendo”.

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