Cronaca

Vallari, replica-fiume
a Tenca sul blog: ecco
tutti i punti caldi

Uno sfogo lungo, chilometrico, affidato al suo blog, dopo una prima risposta, forse un po’ interlocutoria, pubblicata a nome dell’intero consiglio della Pro Loco. Marco Vallari, presidente dell’associazione casalese, risponde alle accuse di Giampietro Tenca e Franco Frassanito punto per punto. Una sorta di lunga pagina di diario, che vale la pena fare passare per filo e per segno per comprendere le risposte specifiche ai problemi sollevati dai due consiglieri. Per facilitare la lettura e per rispetto della posizione del presidente non effettueremo tagli ma divideremo in paragrafi lo sfogo fiume (integrale) di Vallari.

“Ritengo che sia stato ampiamente superato ogni limite di decenza con le menzogne ed accuse di cui siamo stati oggetto, pertanto, ho deciso di intervenire pubblicamente di fronte ad una querelle grottesca che sta impedendo a tutta l’associazione di svolgere serenamente i propri compiti da troppo tempo oltre ad infangare la dignità di tante persone, me compreso. Innanzitutto lo Statuto della Pro Loco non prevede alcun tipo di vincolo o divieto per dei parenti di far parte del Consiglio direttivo e con qualsivoglia carica. Si sono lette e sentite anche precise accuse di maneggi e guadagni reciproci. Penso che si stia sfiorando la diffamazione con certe insinuazioni. Respingo con sdegno tali vergognose falsità, sfidando chiunque a dimostrare che un volontario che presta servizio in Pro Loco percepisca anche un solo centesimo per il proprio apporto all’associazione.

DEMOCRAZIA – Si dice che la gestione della Pro Loco non è democratica. Il Consiglio di Amministrazione è formato da 15 persone perfettamente in grado di pensare con la loro testa, e quindi sano, democraticamente garantito, nelle normali dinamiche fra maggioranza e opposizione, nelle quali sono contemplate anche le ipotesi di dimissioni per i più svariati motivi. In un contesto organizzativo in buona salute è normalissimo che i membri possano avvicendarsi. Credo, data la mia esperienza e la mia storia personale, di non aver bisogno di prendere lezioni di “democrazia” da nessuno. Sia chiaro che noi non cerchiamo di impedire a nessuno di entrare legittimamente nel gruppo ma crediamo sia nostro dovere preciso mantenere l’equilibrio nel Consiglio garantendo la rappresentatività dell’organismo e prima di lasciar andare qualcuno è altrettanto nostro dovere chiedere di ripensare eventuali dimissioni. Parlo dei due casi specifici citati sulla stampa dei consiglieri Grechi e Zanichelli.

BILANCIO – Il Consigliere Tenca ha annunciato di essersi astenuto “bonariamente” sul bilancio, nonostante lo stesso Tenca, in chiara contraddizione, avesse approvato lo stesso atto durante il Consiglio del 23 Maggio 2013, ovvero due settimane prima dell’Assemblea. Con quale logica non è dato di sapere. Proprio dietro suo suggerimento, accolto, quello che era stato concepito come un semplice atto di indirizzo per le spese preventive è stato trasformato in un documento ufficiale dettagliato e sottoposto all’Assemblea. Il documento, agli atti, risponde perfettamente alle istanze del Consigliere Tenca in materia ed è stato approvato nel suo passaggio finale in Assemblea ordinaria dei Soci con la sua sola astensione.

Va comunque precisato una volta per tutte, che le Pro Loco, a norma di legge, non devono presentare alcun tipo di bilancio (quindi è erroneo definirlo e considerarlo come tale) ma un semplice rendiconto economico, quindi la mera operazione risultante fra entrate ed uscite: avendo ben chiaro questo concetto e considerando che ci troviamo in un lungo periodo di crisi economica del quale anche noi inevitabilmente risentiamo e che il rendiconto non può logicamente essere il solo indice di stabilità di una associazione, rispedisco al mittente i toni catastrofici usati, ribadendo che la nostra Pro Loco è solida e che sono stati presi i dovuti provvedimenti per contrastare l’aumento delle uscite. Questi passaggi sono stati totalmente ignorati nel ragionamento di Tenca che apparentemente è stato preparato a priori con il solo intento di colpire personalmente senza badare ai contenuti. Qualora la strategia a fine anno risultasse inefficace, sarà cura della Pro Loco provvedere ulteriormente, ma anche questo è già stato detto e ribadito più volte nelle sedi e con gli strumenti opportuni. Il fatto che ci si accusi continuamente, nonostante quanto risulti agli atti, significa che gli attacchi vanno oltre l’associazione e sono premeditati per colpire le persone. E questo è vergognoso.

L’AGENZIA – In merito all’insinuazione di servirci sempre della stessa agenzia (denunciando proprio in quest’ambito dei presunti guadagni reciproci), siamo andati a ricostruire gli eventi realizzati negli ultimi dieci anni di attività ed abbiamo constatato che essi sono stati organizzati con i più disparati promoter, agenzie o direttamente con gli artisti stessi. Avrei davvero desiderato fornirvi in questa sede l’elenco completo di nomi e cognomi di tutti i collaboratori ma non posso propinarvi una lunga lista della spesa. Quello che posso fare è, oltre ad invitarvi in ufficio a leggere con i vostri occhi, assicurarvi che i nostri detrattori potrebbero avere delle sorprese e rimediare anche una pessima figura. Lanciando sentenze “a memoria” si può incorrere in gaffe clamorose ed offensive. A titolo di esempio, solo per Bernardo Lanzetti spiccano nella lista almeno sei eventi consecutivi, e sottolineo “consecutivi”. Consultando i verbali delle riunioni del Consiglio, poi, si evince chiaramente che l’attività è portata avanti con votazioni liberamente espresse a maggioranza e con voto palese. Per quanto riguarda la Fiera di Piazza Spagna, in un’apposita riunione, i Consiglieri hanno potuto presentare (anche con delle accese discussioni) una rosa di eventi. Il Presidente poi, sulla scorta di quanto emerso, attuando una delle sue prerogative, ovvero la sintesi, ha elaborato un programma di massima partendo dalle proposte ma cercando di dare alla Fiera, questa volta, un volto più fresco, con il collaudato mix di cultura e tradizione, ma più sbilanciato a favore dei giovani, cioè rispondendo appieno a quella volontà di cambiamento che era emersa nell’opinione pubblica ai tempi della nostra elezione. l programma è stato regolarmente presentato con gli eventi selezionati ed è stata richiesta l’autorizzazione a completarlo e renderlo operativo nella sua interezza con votazione palese; autorizzazione concessa dal Consiglio. Le scelte in ogni caso si sono rivelate perfette per l’obiettivo che ci si era posti, ma ovviamente fa più rumore un polemica che una lode.

I ROMPIBALLE – Solo persone prive di obiettività potrebbero sospendere o cambiare radicalmente eventi di ampio esito positivo senza metterci nessuna idea di fondo coerente che non siano i soldi da spendere. Se il cambiamento proposto da Tenca e Frassanito passa per una differente cover band dei Nomadi rispetto a quella scelta (non a costo zero ovviamente come sparato sui giornali), una cover band dei Dik Dik capitanata dal loro ex batterista; una tombolata ed una spaghettata agli Amici del Po, la volontà di coinvolgere di più i giovani appare decisamente paradossale. Pur tentando maldestramente di lodarne l’impegno, Tenca, in Assemblea e sui giornali, è anche più offensivo nei confronti del Vicepresidente Licinio Valenti che a suo dire (cito testualmente) “ha sempre influito negativamente sulla scelta dei componenti del Consiglio Direttivo, preferendo far eleggere bravissime persone, che però dovevano limitarsi a fare gli operai e mai a pensare, perché […] erano solo dei potenziali “rompiballe”.

Nessuno si permetta di mettere in dubbio che le votazioni per l’elezione dei Consiglieri in Pro Loco siano libere e democratiche. Certe insinuazioni, non solo offendono la dignità e l’onore dei Consiglieri eletti, ma anche di tutti i Soci, perchè vengono in questo modo considerati alla stregua di bambolotti disposti a farsi tirare per la giacca per chissà quale astruso disegno elettorale. Fossi nei loro panni mi sentirei decisamente offeso da quanto scritto e dichiarato da Tenca e mi pare che quanto emerso nell’ultimo Consiglio mi dia ragione.

GLI ATOMIKA – Sono state dette quindi tante bugie sul nostro conto. Le ultime in ordine cronologico riguardano ad esempio la dichiarazione secondo cui gli Atomika nel 2011 si siano esibiti a Gussola con uno spettacolo analogo al nostro e pagati meno della metà di quanto speso per averli quest’anno in piazza. Verificando direttamente con il gruppo ed anche sul loro sito web dove compare la lista completa delle date, si può evidenziare che gli Atomika non sono mai stati a suonare a Gussola. Almeno dal 2009 ad oggi. Non sappiamo quale concerto abbia visto il Sig. Tenca. Gli Atomika si sono invece esibiti due volte a Casalmaggiore quell’anno in formazione base ovvero cantante più quattro elementi della band. Le differenze di costi comunque, specifico per l’espertissimo Tenca, riguardano il tipo di spettacolo che, nella sua forma classica, potrebbe sì, costare meno della metà se a suonare sono appunto in cinque. A Casalmaggiore erano 30 elementi, di cui i 5 elementi del gruppo originale, 22 violinisti e 3 tecnici che hanno realizzato la prima data di uno spettacolo totalmente inedito e quindi decisamente differente da qualsiasi altra loro esibizione in zona. Dal palco poi, ci sono centinaia di testimoni, sia gli Atomika che i JacksonMania hanno ampiamente ringraziato la Pro Loco oltre ovviamente al Sig. Roberto Rivieri, nostro contatto con l’agenzia (per cui lavora da tredici anni) che ci ha procurato gli artisti nonchè loro stimato collega musicista. Chi dice che non hanno ringraziato la Pro Loco mente sapendo di mentire, perché, o non era presente alle serate, oppure, chi è andato a riferire non è stato per niente attento. Qui si tratta di cattiverie gratuite quando non ci sono altri argomenti da impugnare.

I COSTI – Parlando di costi e di sprechi, vorrei fare un piccolo esempio. Il costo finale della serata degli Atomika, comprensivo di SIAE, Iva, Service e cena per gli artisti, è stato di € 5800 circa (ricordo 30 elementi fra musicisti e tecnici). Il costo finale dello spettacolo di Monica Farina (band di 5 elementi più i tecnici) proposto e realizzato lo scorso anno dal Consigliere Frassanito (con la man forte intellettuale, non certo pratica, di Tenca) è molto simile (circa 5200 Euro… vedere per credere i rendiconti 2012 e 2013 della Fiera gli atti). Lo scorso anno, pur con un costo così elevato, nessuna polemica per gli sprechi è stata fatta. La differenza sostanziale, per chi legge il consuntivo delle serate, sta nel fatto che l’ingaggio di Monica Farina partiva da € 2800 mentre quello degli Atomika da € 4400. Se vi fate due conti, sarete in grado anche voi di valutare quale dei due spettacoli sia stato un vero spreco di denaro.

Su quanto accaduto nel 2000 non voglio entrare nel merito. Trovo ridicolo il rivangare questioni avvenute ben tredici anni fa, pur di aggredire. Mi permetto però di osservare, che noi il contratto con Atomika e JacksonMania lo abbiamo stipulato con un’agenzia di spettacolo non con un privato. Senza contare che Frassanito nel corso degli anni ha potuto tranquillamente portare in piazza grazie alla Pro Loco tantissimi artisti, tanto che se per una volta ci si serve di altri, tutta questa rabbia pare quanto meno fuori luogo.

DIMISSIONI – Sulle dimissioni di Frassanito non mi dilungo. Ritengo tuttavia singolari le sue lamentele quando egli stesso per sua ammissione, confessa di essersi presentato molto poco in questo primo anno di mandato (è praticamente scomparso da Ottobre 2012 fino ad Aprile 2013 quando si è presentato giusto in tempo per attaccare la mia gestione della Pro Loco). Mi chiedo quale tipo di entusiasmo fosse quello che sentiva al momento della sua candidatura ed elezione nel Consiglio. Il Sig. Frassanito ha fatto una sola proposta (accolta) nelle sue brevi apparizioni, e mi riferisco alla mostra dei presepi. Originariamente doveva essere composta da opere di autori esterni (zona lago di Garda) ma dopo averlo sollecitato per cinque volte tra fine settembre e fine ottobre 2012 ad accompagnarmi a visionare il materiale per le opportune operazioni del caso, si è deciso di farla con opere casalasche. Scelta azzeccata direi. La mostra micologica invece, non è stata proposta da Frassanito, ma ci è pervenuta una richiesta scritta, via email, da parte dell’ASL di Cremona organizzatrice della mostra insieme ad una associazione di micologi cremonesi. La proposta è stata portata in Consiglio dove è stata respinta, con l’intesa (Frassanito presente e d’accordo) di realizzarla eventualmente in un altro momento. La riunione di Consiglio in questione me la ricordo bene perché è stata la prima da me convocata come Presidente. Frassanito all’epoca, dichiarò di impegnarsi, qualora avessimo calendarizzato la mostra, a trovare due o tre sponsor per coprire la spesa di 600 Euro oltre alla collaborazione di ristoratori locali per organizzare a margine un pranzo a tema. Io non ho cassato nessuna proposta di mia volontà, tanto meno una proposta di Frassanito perché non è pervenuta da lui. Io ho declinato l’offerta nei termini decisi dal Consiglio. Aggiungo per la cronaca che la proposta era di fare il pranzo e la mostra sotto i portici del Comune ma i lavori di ristrutturazione non hanno permesso di portarla a termine perché comunque all’aperto, secondo gli organizzatori, non si poteva fare. Si tratta di altre frottole dunque. Tenete presente che quanto dico è ampiamente dimostrato e corredato da documenti, fatture, verbali (tutti dati che i due polemisti si sono guardati bene dal venire a controllare prima di sparare le bugie che hanno propinato all’opinione pubblica). Chiunque abbia accuse da fare nei nostri confronti è caldamente invitato a passare in sede, occhiali (se servono e calcolatrice alla mano) così potrà verificare di persona.

BERNARDO LANZETTI – Due parole anche per Bernardo Lanzetti, che, proprio alla vigilia della Fiera, ha rincarato la dose, in modo del tutto scorretto, approfittando del palcoscenico del suo ultimo spettacolo sul sagrato del Duomo, per attaccarci pubblicamente poiché siamo colpevoli di non averlo più invitato a suonare in piazza. Facciamo finta di non sapere che il concerto è stato organizzato dal Sig. Frassanito (legato a doppio filo con l’artista e, “casualmente”, uno dei protagonisti della polemica che nostro malgrado ci coinvolge). Lanzetti è stato protagonista degli eventi organizzati dalla Pro Loco per svariati anni consecutivi e mi pare bizzarro, grottesco e decisamente ridicolo, che un professionista del suo calibro si permetta di ironizzare sul programma della Fiera di Piazza Spagna con allusioni ironiche alla “moda” delle cover e delle tribute band quando egli stesso vive da decenni suonando e cantando quasi esclusivamente cover in tutte le sue apparizioni pubbliche compresa la serata in cui ci ha, nemmeno troppo velatamente, preso in giro. Sia chiaro che noi non siamo assolutamente tenuti ad invitarlo ogni anno semplicemente perché è Bernardo Lanzetti e quindi gli va offerto sempre il posto d’onore. La sua musica potrà trovare ancora spazio nei programmi della Pro Loco, nel momento in cui l’associazione lo riterrà opportuno, ovvero quando la connotazione degli eventi permetterà di ospitare spettacoli del suo genere. A Marzo, poi, quando è iniziato l’iter di formazione della Fiera di Piazza Spagna, era già noto che Lanzetti si sarebbe esibito sul sagrato del Duomo al di fuori della kermesse. E qualora Bernardo Lanzetti avesse dei sostenitori fra i consiglieri, spetta a loro presentare la proposta al Consiglio, cosa che non è stata fatta da nessuno, men che meno dall’assente Frassanito.

FUTURO – Usando proprio le stesse parole dell’ex Consigliere Frassanito quando ci scrive (cito testualmente) che “questa Pro Loco non ha futuro” vi dico chiaramente che è la mia stessa identica opinione: in primo luogo nel momento in cui la Pro Loco rimane continuamente ostaggio di individualismi e polemiche di pochi, create ad arte per il gusto di destabilizzare o per ripicche personali, quando qualcuno non è in grado di stare in minoranza in un consesso civile. In secondo luogo questa Pro Loco non ha futuro se chi si lamenta (al bar) è il primo che non muove mai un dito a meno che non si tratti di proprie idee o iniziative (e spesso nemmeno in quel caso). Infine, questa Pro Loco non ha futuro se qualcuno pensa di attirare i giovani e favorire il ricambio generazionale con proposte quali band vetero rockettare, spaghettate fuori stagione e giochi di società. Tutte idee rispettabili ma che devono far parte di contesti ben precisi e che non possono essere soddisfatte se è completamente insensata l’idea di fondo alla quale fanno riferimento.

Non pretendo e non voglio scuse personali (anche se le riterrei pienamente dovute a fronte delle pesanti diffamazioni subite) ma il discredito che hanno gettato e continuano a gettare sull’Associazione non posso più tollerarlo. Capisco ed accetto le critiche, purché fatte nel pieno rispetto delle persone e nelle sedi opportune. Non accetto e non sopporto invece le offese gratuite alle quali non mi presto, men che meno in un contesto come quello di una Pro Loco che è un’associazione onesta, fatta di persone oneste che prestano il loro tempo libero gratuitamente.

E’ triste dover operare nel campo del volontariato in un clima di odio e polemica così aggressivo. Provengo da circa vent’anni di militanza politica e francamente, pur con tutte le note asprezze di quel mondo, non ho mai ricevuto accuse ed attacchi così aggressivi e pesanti come quelli concentrati in un solo anno di Pro Loco. E’ ora di dire basta. Che sia chiaro a tutti che sono convinto in coscienza della mia assoluta onestà e integrità morale, consapevole di aver svolto il mandato nel pieno rispetto dell’Associazione, dei suoi soci e dei cittadini cui le nostre attività sono rivolte. Per il tempo che dedico alla mia città, nei miei noti e molteplici impegni, posso permettermi di camminare a testa alta di fronte a chiunque. I miei figli possono tranquillamente essere fieri dell’impegno che il loro padre dedica a Casalmaggiore, impegno che non permetto venga infangato da nessuno, tantomeno da Giampietro Tenca, Franco Frassanito o Bernardo Lanzetti.

Per questa situazione che si è venuta a creare, mancando la serenità necessaria per proseguire, giovedì scorso ho rassegnato le dimissioni dalla carica interna di Presidente. Dimissioni che sono state respinte con un rinnovo di fiducia e con la presa di provvedimenti che dimostrano quanto sia personalistica e vergognosa la crociata intrapresa contro di me ed i miei collaboratori. Credo sia assolutamente fondamentale che di fronte a tutti Tenca si assuma le proprie responsabilità nei confronti della Pro Loco. Dimessosi dall’incarico di capo redattore del bimestrale “Casalmaggiore”, Tenca non fa nient’altro in Associazione. Quindi i casi sono due, o impara ad accettare democraticamente di essere una minoranza nel Consiglio oppure si candida seriamente a fare il Presidente così da dimostrarci quanto migliore sarebbe la sua gestione in virtù della sua quarantennale esperienza. Altrimenti che si dimetta, perché non vedo con le sue proteste ed i suoi articoli sulla stampa, quale vantaggio possa recarci. Questa situazione per noi finisce qui. Certamente abbiamo perso anche troppo tempo nel replicare ad una persona che non ha neanche il coraggio di presentarsi davanti a tutti i suoi colleghi Consiglieri. Adesso basta sul serio. Siamo stati maltrattati anche troppo”.

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