Cronaca

Arces di Viadana
risponde alla “pubblica
denigrazione” subita

Nella foto, il presidente dell’associazione Arces, Giuseppe Guarino

L’Associazione ARCES di Viadana, oggetto di pubbliche dichiarazioni rese note mezzo stampa da Gaetano Paterniti in una lettere intitolata “Più politica che volontariato”, ha diramato un comunicato in propria difesa, intendendo “salvaguardare il grande e duro lavoro di volontariato svolto a favore di oltre 150 famiglie in difficoltà che, evidentemente, il Sig. Paterniti non conosce o finge di non sapere per inseguire finalità che con il volontariato non hanno nulla a che fare”. Questa la finalità della nota, che parla esplicitamente di “pubblica denigrazione”. Ecco il prosieguo del comunicato:

ARCES è una delle poche associazioni italiane accreditate presso il Banco Alimentare, presieduta dal più giovane Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana e apprezzata con riconoscimenti e apprezzamenti da varie Autorità (tutto documentato) a dimostrazione che il lavoro di volontariato svolto è talmente serio da essere riconosciuti a livelli regionali e nazionale, tranne evidentemente che per il Sig. Paterniti.

Pur specificando che, ancora oggi, la nostra rimane l’unica Associazione di Volontariato locale a cui non è stata proposta una convenzione, nonostante una recente delibera consiliare lo imponesse, e che sino a due anni fa veniva pagato un affitto in attesa che ci venisse riconosciuto il comodato d’uso gratuito come per altre associazioni, i locali in uso sono condivisi con altre due associazioni e qui vengono raccolti e distribuiti i pacchi alimentari, si fanno le riunioni, si usa come punto di ritrovo e di incontro per famiglie e ragazzi (anche per compleanni come da statuto) e si sono organizzate iniziative come la festa della Solidarieta’ e Amicizia a cui hanno partecipato anche istituzioni comunali.

Nella stessa sede si sono effettuati alcuni incontri tra ARCES e capigruppo consiliari per discutere di problematiche ed iniziative sul volontariato e, in 3 o 4 occasioni (maggio-giugno 2013 di cui una alla presenza crediamo dello stesso Paterniti), è stata utilizzata da singoli associati per incontrare esponenti della società e della politica, tra cui consiglieri comunali di minoranza e maggioranza a dimostrazione che tutto è avvenuto alla luce del sole.

L’uscita pubblica con tale vena denigratoria del Sig. Paterniti, al di là delle motivazioni riportate, conferma che a Viadana la macchina del fango è ormai quotidianamente operativa per screditare persone, politici ed oggi anche associazioni che rivendicano con orgoglio la propria autonomia intellettuale, politica e operativa, e che ogni mezzo, ogni occasione e ogni personaggio sono utili allo scopo.

Invitiamo il Sig. Paterniti a riflettere a fondo sulla sua brutta uscita che offende non solo un’Associazione in piena attività di volontariato, ma anche la dignità di intere famiglie aiutate in grave difficoltà economica e lavorativa e il lavoro di persone (amiche e conoscenti) che, a loro spese, con i loro mezzi e il loro tempo libero, preferiscono essere tra i tanti volontari che portano aiuto concreto anziché tra i tanti galoppini in giro nelle piazze e nei bar.

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