I pastelli di Artoni,
un must per la Fiera
di San Carlo
Presente alla fiera di San Carlo quasi ininterrottamente dal 1976, l’artista casalese Adriano Artoni non mancherà, nella sala messa a disposizione dalla Pro Loco, nemmeno quest’anno. Dal 1° al 5 novembre alcune delle sue opere saranno esposte rinnovando la tradizione di un’artista che si è specializzato nel corso degli anni sulle nature morte, ma non ha mai scordato di sperimentare e innovarsi.
Per la precisione la tecnica che Artoni proporrà quest’anno è sempre quella del pastello, anche se la resa e in particolare il gioco di luci e colori creeranno una divergenza e un contrasto netto tra le due parti della mostra: da un lato il pastello, colore in sé tenue, sarà riscaldato e “acceso” nella scelta della cromia e nel momento in cui verrà inserito in una composizione come la natura morta appunto. “E poi” aggiunge Artoni “per la prima volta ho sperimentato la sanguigna, un pastello color sangue, color mattone, in monocromo: esporrò anche tre opere di questo tipo, ripresentando una tecnica in uso nel 1500-1600”.
Dall’altro lato Artoni andrà in prevalenza sul grigio e sul bianco, presentando paesaggi invernali, dunque freddi, partendo sempre dal territorio e prendendo per la precisione spunto dal paesaggio fluviale dell’argine, della golena, del Po. “I paesaggi copriranno il 30% della mia mostra, le nature morte con frutta e oggetti invece saranno in prevalenza, per un buon 70%”.
Una scelta basata sul contrasto, dunque, quella dell’artista, che non mancherà di riscuotere consensi come già avvenuto in passato. Sprazzi di quotidianità vengono accesi, in particolare nelle composizioni (alcune particolarmente asimmetriche, con il baricentro visivo spostato rispetto alla visuale d’insieme tradizionale) e, dove non arrivano i colori stessi, ci pensano i giochi di luce, con un’illuminazione che ha sempre una precisa fonte (spesso una finestra) e non è mai “a getto” (tecnica, questa, utilizzata dal Caravaggio, al quale serviva per esaltare il chiaroscuro). Artoni esporrà in sala Pro Loco e sarà uno dei tanti eventi presenti a San Carlo: una mostra che, come detto, dal 1976, a Casalmaggiore non manca mai, rendendo il casalese Adriano molto apprezzato anche fuori provincia.
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