Politica

Pd, a Casalmaggiore
pari e patta tra Renzi
e Cuperlo: 12-12

Il Comprensorio ha già fatto la sua parte a metà: nel senso che, considerando i due comuni capofila Casalmaggiore e Viadana, il voto è già arrivato dalla parte maggiorina. Come noto, la lunga corsa verso le primarie del Partito Democratico è iniziata lo scorso 7 novembre e vivrà un primo step fino al prossimo 17 novembre: si tratta, in questa fase, di raccogliere il voto soltanto degli iscritti ai singoli circoli locali del Pd, e di eleggere rappresentanti che poi, dal 18 al 20 novembre, parteciperanno alle singole convenzioni provinciali.

Le primarie vere e proprie, aperte ai cittadini, sono invece fissate per l’8 dicembre: insomma, si tratta di un voto, per ora, solo politico, che serve a comprendere quale sia l’orientamento dei soli iscritti, in attesa di avere un quadro più generale con una più ampia partecipazione al voto.

A Casalmaggiore si è votato martedì sera e si è arrivati ad un risultato indubbiamente curioso: su 38 iscritti, e dunque aventi diritto, hanno partecipato in 26. Dodici preferenze sono state accordate a Matteo Renzi, 12 a Gianni Cuperlo, 2 a Giuseppe Civati, nessuna a Gianni Pittella. Significativo è spiegare come, dopo le convenzioni di circolo e quelle provinciali, la mozione (ossia il candidato) meno votata dovrebbe essere esclusa dalle primarie effettive, che vedranno dunque tre candidati su quattro in corsa.

Un risultato non del tutto sorprendente quello casalasco, perché in fondo ricalca il quadro nazionale: a livello di voto di circoli, infatti, Renzi sarebbe in vantaggio di un misero punto percentuale, 43% contro il 42% raccolto da Gianni Cuperlo, il più accreditato sfidante. Diversa la situazione se si tiene conto invece del dato complessivo (dunque comprendente anche le preferenze dei non iscritti) dei sondaggi, che dà il sindaco di Firenze strafavorito con quasi il 73% dei consensi. Luciano Toscani, ex sindaco di Casalmaggiore e prossimo a fondare (venerdì) il comitato casalasco pro Renzi, commenta il voto senza discostarsi da questi dati: “La verità è che il Pd di Renzi – perché siamo certi che Renzi vincerà – sarà il Pd dei cittadini e non quello degli iscritti”.

A Viadana, intanto, il voto deve ancora essere effettuato, tanto che si aspetterà l’ultimo giorno utile: domenica 17 dalle ore 10 alle 11 (il voto dura un’ora in ogni circolo, eccezion fatta per quelli numerosi delle grandi città) i ben 160 iscritti al Pd locale saranno chiamati ad esprimere le loro preferenze. Qui Nicola Federici, assessore del comune di Viadana e sostenitore del comitato pro Renzi di Viadana e dell’Oglio Po, ha spiegato che con l’ufficialità (che appare un pro forma) del passaggio della mozione di Renzi alla fase della convenzione provinciale, Viadana potrà esprimere, da parte del sindaco di Firenze, sette rappresentanti. Questi saranno tutti giovani e senza un incarico politico all’interno del partito, ha garantito Federici. Si fa il nome, tra gli altri, di Sara Viscusi, attuale assessore alla Cultura del comune di Viadana.

Giovanni Gardani

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