“Se urli t’ammazzo”
Testimonianza choc
della donna rapinata

“Mi ha puntato la pistola contro il volto dicendomi che mi ammazzava se avessi gridato”. Terribile esperienza per un’estetista di Sorbolo che da anni lavora a Viadana. Daniela Musa martedì mattina è stata rapinata da uno sconosciuto che le ha portato via la borsa contenente 2500 euro in contanti più un computer portatile nuovo di zecca.
L’azione è durata pochissimi minuti ma ha lasciato sotto choc per tutta la giornata la donna che martedì ha infatti chiuso in anticipo il negozio ancora turbata per la terribile disavventura subita. Lo sconosciuto è entrato nel salone “Le Nouvelle Estetique” in una zona commerciale di Viadana, verso le 9.40, salendo le due rampe di scale e passando accanto ad altri uffici che sorgono ai piani sottostanti, riuscendo a penetrare nel salone nonostante l’ingresso sia regolato da un’apertura che scatta solo attraverso un comando interno.
“Non so proprio come possa aver fatto ad entrare. Io sono arrivata alle 9.30, ho parcheggiato e sono salita con l’ascensore. Quello deve essersi fatto aprire da qualcuno, non so. Poi quando ho aperto il salone d’estetica e mi sono portata in uno stanzino per togliermi il cappotto all’improvviso me lo sono trovata davanti. Un tipo con un maglione verde alto circa 1 metro e 70 e col viso tutto nascosto da un passamontagna scuro. Per lo spavento ho cacciato un urlo fortissimo ed è stato a quel punto che mi è venuto vicino e impugnando una pistola con entrambe le mani me l’ha puntata contro il viso dicendo che mi avrebbe ammazzato se gridavo ancora”.
Daniela Musa nel rivivere il ricordo ha ancora dei brividi sul corpo e si sente quasi svenire nel pensare ancora a quella scena. Tra l’altro non c’era nessuno in zona a cui chiedere aiuto in quanto la dipendente doveva ancora arrivare, così come nessuna cliente si era ancora presentata per gli appuntamenti fissati nella mattinata. Lo sconosciuto con una rapidità fulminea ha afferrato la borsa della donna e il pc scappando giù dalle scale.
“Di solito non ho molti soldi nella borsa ma questa mattina (martedì, ndr) avevo dentro 2500 euro pronti da versare in Banca. Ma come poteva quel tizio sapere questo particolare?” si chiede l’estetista parmigiana che oltre ai soldi nella borsa aveva le chiavi del negozio e dell’abitazione di Sorbolo, mentre il portatile, acquistato appena due mesi fa, conteneva tutti i programmi e gli appuntamenti relativi alla sua attività.
Non appena il malvivente se ne è andato, la donna con i pugni ha picchiato contro le pareti per richiamare l’attenzione degli impiegati al lavoro negli uffici attigui che a loro volta hanno chiamato i Carabinieri di Viadana giunti sul posto per raccogliere indizi utili a far luce sull’episodio.
Rosario Pisani
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