Cronaca

Vicomoscano, da Regione
in arrivo 230mila euro
per ampliare l’oratorio

Nella foto, la parrocchiale di Vicomoscano

CASALMAGGIORE – C’è anche l’oratorio di San Pietro Apostolo a Vicomoscano tra le strutture parrocchiali che godranno di finanziamenti per la ristrutturazione dopo le decisioni di Regione Lombardia. In totale oltre 750mila euro saranno destinati dal Pirellone agli oratori della provincia di Cremona. Lo ha stabilito il decreto n° 12465 pubblicato sul Burl lo scorso 3 gennaio, in cui compare l’elenco delle parrocchie lombarde che hanno ottenuto finanziamenti per la costruzione di nuovi oratori o la riqualificazione degli esistenti.

“Regione Lombardia – dice Carlo Malvezzi, consigliere regionale del Nuovo Centrodestra – ha stanziato, a copertura dei progetti arrivati da tutta regione, 4 milioni di euro, dimostrando di credere, ancora una volta, nel ruolo educativo e culturale degli oratori, luoghi capaci di trasmettere valori e principi utili alla crescita di giovani e adulti”.

Le proposte di intervento pervenute all’esame della commissione di valutazione sono state complessivamente 60, di cui 22 accolte e finanziate e, tra queste ultime, quattro provenienti dal territorio cremonese: la parrocchia dei SS. Apollinare e Ilario di Cremona, con 220mila euro di contributo per la riqualificazione e l’adeguamento funzionale alla normativa di sicurezza di alcuni locali ad uso pastorale; la parrocchia Immacolata concezione di Cremona, con 83.524 euro per interventi di abbattimento barriere architettoniche; la parrocchia di S. Maria Rotondo di Ripalta Arpina, con 224.328 euro di contributo per la costruzione di nuovi locali per il ministero pastorale; la parrocchia di S. Pietro Apostolo, a Vicomoscano, frazione di Casalmaggiore, con 230mila euro di contributo per la ristrutturazione e l’ampliamento dell’oratorio, attraverso la realizzazione di una nuova sala polivalente e la ristrutturazione dei locali accessori.

L’inizio dei lavori è fissato in 12 mesi dalla data di pubblicazione del decreto (3 gennaio 2014), con la fine lavori fissata entro 36 mesi dall’inizio degli stessi. “Si tratta di opere – conclude Malvezzi – ritenute di pubblica utilità, indifferibilità e urgenza. Il fatto che al nostro territorio arrivi quasi il 20% delle risorse complessivamente stanziate, dimostra la bontà delle proposte da esso pervenute e che Regione Lombardia sa pienamente valorizzarle”.

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