Cultura

Le opere di Isaia Lazzari
in mostra dal 15 marzo
al Ridotto del Teatro

Nelle foto, Isaia Lazzari all’opera e nel suo laboratorio di Scandolara Ravara

«Capita che entrando nel mio studio io stesso rimanga sorpreso di quel che ho creato. Anche a volerle rifare uguali, alcune opere, mi è impossibile riuscirci. Perché certi attimi e stati d’animo non sono imitabili. Sono unici. E resteranno tali. Me lo confermano le mie sculture».

Isaia Lazzari è nato e vive a Scandolara Ravara, dove vive e lavora. Allievo dello scultore cremonese Dante Ruffini, ormai è una realtà nel panorama artistico casalasco e basso parmense, quest’anno è stato invitato anche alla fiera “Marmomac” a Verona da una nota azienda internazionale di marmi.

La sua arte non è facile da catalogare in qualche corrente artistica già nota. La sua ricerca si basa sulla espressività della materia che spazia dalla pietra al marmo, dal bronzo alla terracotta, ma queste non solo da plasmare e rendere soggetti inanimati, bensì opere che racchiudono un’immagine, uno stato d’animo, una emotività che lo scultore trasmette all’osservatore.

Artista di grande sensibilità e dal linguaggio raffinato anche nei racconti “difficili”, li narra con molta dolcezza e spiritualità rendendo ogni epoca un’emozione unica e non ripetibile. La sua arte non è da considerare “solo sacra” ma sacra nel senso pieno del termine.

Alcune delle sue realizzazioni che vanno dal 1958 ai giorni nostri verranno esposte al Ridotto del teatro di Casalmaggiore il prossimo 15 marzo quando, alle 17, verrà inaugurata una mostra antologica curata e presentata dall’architetto Ugo Bergamaschi, docente presso l’Accademia di Belle Arti Cignaroli di Verona.

Diverse realizzazioni di Lazzari sono visibili al pubblico grazie ai lavori realizzati in alcuni Comuni del circondario. Il monumento ai caduti di Nassiriya a Martignana di Po, per esempio, la “Madonna con ammalata orante” alla Fondazione Germani di Cingia de’ Botti o il “Girotondo dell’amicizia” presso il parco comunale sempre a Cingia.

Le opere di Lazzari rimarranno esposte sino al 13 aprile con apertura del Ridotto dal venerdì alla domenica dalle 15 alle 19 (ingresso libero).

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