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La Pomì studia il colpo:
è quasi fatta per la big
Serena “Leo” Ortolani

Nella foto Serena Ortolani

CASALMAGGIORE – Inizialmente sembrava solo una voce suggestiva ma figlia più che altro della cronaca rosa: Serena Ortolani alla Pomì Casalmaggiore, al seguito del marito Davide Mazzanti? Sembrava più che altro fanta-pallavolo, se è vero che “Leo” (questo il soprannome affibbiato a Ortolani) vale sicuramente una big: non a caso è reduce dalla finale Scudetto giocata con la maglia di Busto Arsizio e persa soltanto contro Piacenza.

Ora tutto sembra prendere forma: Mazzanti sta cercando casa proprio a Casalmaggiore (non sappiamo se in affitto, o acquistandola) e l’idea di spostare l’intera famiglia nel Casalasco (Davide e Serena hanno pure una figlia) non è più così campata per aria. Il vero problema sembrava essere di natura tattica: Ortolani, infatti, andrebbe a ricoprire lo stesso ruolo di Valentina Zago, che però è una classe 1990 e dunque è più giovane. Difficile scegliere tra una campionessa già affermata e una invece ancora in fieri ma dalle grandi potenzialità.

Invece la volontà può tutto e così proprio Ortolani e Zago rischiano di essere le prime due giocatrici rosa a firmare per il progetto 2013-2014: l’idea di Mazzanti è schierare Zago come opposto e Ortolani (che era opposto a Busto) come schiacciatrice. Tutto questo liberando Lucia Bacchi, che vuole giocare e sarebbe chiusa, ma mantenendo Tina Lipicer in rosa e possibilmente anche Alessia Gennari, che però è reduce dall’operazione al braccio e avrà bisogno di tempo.

Ortolani è, con ogni probabilità, il colpo più importante della giovane storia Pomì: al pari di Tai Aguero che, dal canto suo, ancora deve scegliere cosa fare da “grande”. Certo se l’italo-cubana dovesse stupire come palleggiatrice con la maglia azzurra ai prossimi Mondiali, allora anche la Pomì potrebbe pensare a lei nel ruolo di regista (o di jolly). Al di là di questi pensieri tattici che competono a Mazzanti, una come Tai Aguero è difficile da lasciare partire, anche perché se la Pomì vuole iniziare ad essere davvero vincente (per capirci, giocare i playoff con qualche possibilità e magari arrivare in Europa, ossia tra le prime quattro in regular season), ha bisogno di giocatrici abituate a vincere e a tenere sempre sulla corda lo spogliatoio.

Un passo alla volta, comunque: il primo è legato essenzialmente alla firma di Ortolani e Zago. Un acquisto e una conferma, entrambi nel nome di un potenziamento del gioco d’attacco, sul quale Mazzanti da sempre in carriera punta spesso e volentieri. Questione di ore, questione di nero su bianco.

Giovanni Gardani

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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