Nubifragio e danni:
Casalmaggiore
finisce sott’acqua

Nella foto, alcune immagini del nubifragio
CASALMAGGIORE – Il nubifragio abbattutosi nel tardo pomeriggio di martedì sul territorio casalasco ha fatto tornare la memoria al 13 luglio 2013, quando pioggia, vento e grandine devastarono il comprensorio, con danni ingenti alle colture. Analogo per durata, ma meno intenso per violenza, l’acquazzone di martedì ha prodotto comunque disagi e molti danni.
ALLAGAMENTI – In alcune zone di Casalmaggiore e frazioni i tombini stracolmi non sono stati in grado di garantire il normale deflusso dell’acqua piovana, che si è così accumulata sul manto stradale provocando pericolosi allagamenti, sia in determinate vie del centro (come via Nino Bixio e via Saffi) che nelle zone periferiche (vedi sottovaso ferroviario di via Cairoli). Le condizioni peggiori delle strade si sono avute tra la frazione di Vicoboneghisio e via Roma, oltre alle strade basse che formano il reticolato viabilistico nella zona rurale casalese. In città, gran lavoro per smaltire un abbondante lago venutosi a creare nel parcheggio del supermercato Conad, zona rotatoria. I Vigili del Fuoco sono intervenuti per risolvere la difficile situazione fra via Donatori del Sangue e via Adua.
DANNI AI PRIVATI – Numerose le segnalazioni di allagamenti anche in cantine e case di privati cittadini, impegnati per ore a liberare pavimenti del pianterreno o scantinati da diversi centimetri di acqua. Danni provocati sì dal violento acquazzone, ma in alcuni casi anche dalla scarsa manutenzione degli impianti fognari.
CASO LIMITE – “Bomba o non bomba arriveremo a Roma “ cantava con determinazione Antonello Venditti. Con le bombe d’acqua che frequentemente bombardano il nostro territorio si rischia invece di non arrivare nemmeno al Kamera Cafè di via Repubblica. Un locale sfortunatissimo dal punto di vista meteorologico perchè ogni volta che piove i clienti per entrare devono indossare gli stivali di gomma come all’Harry’s Bar di Venezia quando a piazza S. Marco c’è l’acqua alta. Per non parlare delle due socie Mara e Luisa costrette a spremere stracci e strofinacci per asciugare il pavimento.Quella dell’allagamento al Kamera Cafè è una situazione che si trascina da tempo e riveste aspetti paradossali. Il bar infatti ha vinto a suo tempo la causa con la impresa edile che aveva realizzato la struttura essendo realizzata con un dislivello inferiore rispetto alla provinciale in fregio alla quale sorge. Ma riferiscono che la ditta sia fallita e quindi nessun risarcimento è arrivato nonostante la sentenza giudiziaria. Non solo, c’è da pagare anche lo spurgo che viene eseguito una volta al mese per liberare le fogne, anche queste realizzate in maniera inadeguata. Così acqua dalla strada e acqua dal cortile, il Kamera Cafè periodicamente subisce danni notevoli come martedi con dieci centimetri di pioggia sul pavimento, allagando materiale di consumo e impianti elettrici. Tanto da suggerire a qualcuno per il futuro un romantico utilizzo delle gondole, così per rimanere in tema e atmosfera veneziana.
ASOLANA INTERROTTA – In realtà non si è trattato propriamente di una interruzione, ma la caduta di un albero che si trovava sul ciglio della provinciale Asolana sulla carreggiata stradale ha costretto alcuni automobilisti in arrivo da San Giovanni in Croce e diretta a Casalmaggiore a sterzare bruscamente per evitare l’impatto. L’albero è caduto attorno alle 18.30, per essere rimosso all’incirca un paio di ore dopo. Il fatto, curioso e pericoloso ma per fortuna senza conseguenze, si è verificato all’altezza del Fenilone. Va detto che per fortuna la pianta ha occupato soltanto una delle due corsie (a senso alternato) dell’Asolana, consentendo dunque il transito con un piccolo accorgimento.
VICOMOSCANO – Allagamenti anche nella più grande frazione di Casalmaggiore dopo Vicobellignano: in particolare quasi tutti i piani seminterrati di via degli Ontani, quartiere spesso al centro di questi problemi in caso di maltempo, si sono allagati. Addirittura uno dei residenti s’è ritrovato l’automobile e la moto immerse fino all’altezza delle ruote a causa dell’allagamento. Il problema, lamentano i cittadini della frazione, è già stato segnalato da anni, ma nessuno ha fatto nulla. Sono stati anche verificati problemi strutturali al sistema dello spurgo, mediante una sofisticata tecnologia con fotocamera telecomandata. Le stesse foto della sonda sono state spedite all’Ufficio Tecnico ma nessun provvedimento è stato preso, accusano i residenti. Tra i particolari meno “simpatici”, la presenza anche di escrementi (o comunque sporcizia di vario tipo) usciti dalla fogna e rimasti come negativo corollario dell’allagamento, prima che i residenti provvedessero a pulire.
© RIPRODUZIONE RISERVATA