Cronaca

L’Oglio Po mantovano
unito in vista
di Expo 2015

SABBIONETA – “Noi abbiamo fatto la nostra parte… ora tocca agli enti locali”, così l’Assessore Regionale Gianni Fava sollecitava il territorio, in primis Sabbioneta, ad elaborare progetti sui due temi al centro di Expo 2015 (“la filiera agroalimentare e il filone turistico e culturale”) per candidarli ai bandi regionali dedicati all’evento mondiale. A meno di due mesi dall’annuncio, Sabbioneta e il territorio hanno risposto: con un accordo di programma (sottoscritto da Marcaria, Gazzuolo, Dosolo, Pomponesco, Bozzolo, Rivarolo Mantovano, San Martino dall’Argine, Commessaggio) e candidando una proposta concreta e sovraterritoriale alla prima opportunità disponibile (l’avviso dedicato alla valorizzazione del patrimonio culturale). “Ci siamo mossi immediatamente con metodo e strategia – spiega il sindaco di Sabbioneta Aldo Vincenzi – formalizzando un impegno istituzionale a investire verso Expo con l’accordo che compatta i comuni dell’Oglio Po mantovano (contiamo di integrare al più presto la commissariata Viadana) e, grazie al GAL Oglio Po terre d’acqua, organizzando un programma di sviluppo che valorizzi agroalimentare, patrimonio culturale e turismo sostenibile. Non ci siamo fatti sfuggire nessun suggerimento e, oltre a Commessaggio, San Martino dall’Argine e agli interventi di cui potranno beneficiare anche gli altri comuni, un ruolo importante è stato riservato a Corte Castiglioni di Marcaria”.

Le opportunità regionali corrono veloci, e le scadenze sono imminenti, ma il territorio non si è fatto trovare impreparato, anche grazie all’abitudine alla concertazione partecipata e alla sinergia tra pubblico e privato, tra amministratori e tecnici. A partire da un quadro programmatico che organizza eccellenze, luoghi e innovazione in una strategia progettuale a moduli, Sabbioneta sta coordinando (con il supporto del GAL) candidature ad hoc a seconda dei bandi disponibili. “La portata dell’evento sollecita ad aprirsi a progetti e interventi che rappresentino un investimento a lungo termine – spiega il direttore del GAL Giusy Botti – coinvolgendo nel percorso le realtà che operano in sinergia con gli enti (pro loco, associazioni, fondazioni…) e rinnovando le risorse locali in reti di area vasta”. Regione Lombardia chiama i progetti? L’Oglio Po risponde.

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