Politica

Municipia, crepe
tra Motta e Scandolara
sul tema volontari?

Nella foto il gruppo dell’Unione Municipia

SCANDOLARA RAVARA/MOTTA BALUFFI – Che l’elezione di nuovi amministratori potesse mettere in dubbio gli accordi già avviati sulla futura unione tra sei comuni nella Bassa era preventivabile, ma che i primi scricchiolii si sentissero già in agosto, e per giunta su tematiche che non sembrano nemmeno prioritarie, era difficile da immaginare. E, cosa ancor più strana, i problemi riguardano al momento proprio i primi due comuni che decisero oltre dieci anni fa di intraprendere una strada comune, vale a dire Scandolara Ravara e Motta Baluffi.

Le voci su qualche divergenza di vedute circolavano da qualche settimana, ora stanno emergendo in superficie, e riguardano un tema che sembrerebbe di routine, la gestione dei volontari. Davvero singolare che sulla stessa questione la scorsa settimana si siano scannati maggioranza e minoranza a Gussola, in un consiglio comunale che aveva questo come unico ordine del giorno che ha fatto durare oltre un’ora la seduta.

Gli amministratori di Municipia (che oltre ai due comuni citati coinvolge Cingia de’ Botti) si troveranno nei prossimi giorni per stendere il regolamento che disciplina il volontariato, nel frattempo saranno impegnati nella approvazione della nuova convenzione per la gestione associata del servizio di segreteria comunale. Un altro tema caldo, ma su questo sembra che al momento non si registrino particolari tensioni. Il primo comune ad approvare la convezione sarà, mercoledì sera, Scandolara. Di lì a un’ora toccherà a Motta e tre giorni dopo a Cingia. La finalità è quella di dare alla futura unione a sei (con anche Gussola, Martignana e Torricella) un unico segretario che non abbia impegni esterni. D’altro canto un bacino di 10mila abitanti giustifica tale obiettivo. L’unione avrà dunque un segretario nuovo e non sarà nessuno di quelli al momento presenti: Giampaolo Brozzi lavora a Motta e Scandolara, che lo “condividono” con Torre de’ Picenardi e Ca’ d’Andrea, anche il segretario di Cingia è condiviso con altri comuni, mentre la dottoressa Cappelli di Gussola e Torricella è impegnata tra l’altro anche a Sospiro. A Martignana era presente Brozzi a reggenza, e verrà confermato in attesa però della valutazione definitiva dell’unione. La scelta di procedere alla nuova convenzione è stata presa in accordo tra i comuni di Municipia (dove la precedente scade il 30 settembre) e Gussola, dove la scadenza della convenzione è nel 2017 ma tra poche settimane dovrà essere riformulata. «Partiamo tutti alla pari – afferma il sindaco di Scandolara Velleda Rivaroli – e avremo assieme uno stesso segretario, una novità per tutti».

Passando alle voci di tensioni con Motta Rivaroli non si sbilancia e resta sul vago: «Mi aspetto che nessuno faccia passi indietro pensando al campanile, significherebbe al perdita di 15 anni di lavoro. Cerchiamo tutti di ragionare non singolarmente ma nell’ottica del territorio». Il vice sindaco di Motta Simone Agazzi risponde così: «Non c’è nulla che possa far pensare a passi indietro, certo finché io sarà nell’amministrazione le direzioni del paese saranno decise da Motta». Non proprio un unione di intenti, poi Agazzi precisa: «Finché ognuno vuole comandare a casa sua, lo stesso principio si deve applicare per tutti, noi non siamo schiavi di nessuno». Certo un confronto acceso sul tema del volontariato non lascia presupporre un percorso semplice sulla via dell’unione se non della fusione. «Sono d’accordo che i volontari vadano regolamentati, ma a Motta c’è tanta gente disposta a darsi da fare. Comunque nei prossimi giorni ci confronteremo sul regolamento. Sia chiaro che non intendo mettere in discussione l’unione per un singolo regolamento, ma nemmeno voglio che Motta debba sempre chinare la testa».

Vanni Raineri

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