Cronaca

Da Nuova Zelanda
e States pedalando
nel comprensorio

Nella foto, alcuni componenti dei ciclo-turisti e le indicazioni tracciate sul porfido della piazza

CASALMAGGIORE/SABBIONETA – Non c’è soltanto il trenino che collega Casalmaggiore e Sabbioneta, che pure sta riscuotendo un clamoroso successo e ha già venduto più di 7mila biglietti in poco più di una settimana. Anche il ciclo-turismo, a quanto pare, sta prendendo piede. Nonostante infrastrutture non sempre all’avanguardia (basti pensare al progetto Vento, che procede a rilento non certo per colpa di chi l’ha ideato), diciassette persone provenienti dagli Stati Uniti e dalla Nuova Zelanda hanno scelto la terra Casalasca e i comuni di Casalmaggiore e Sabbioneta, appunto, per regalarsi una vacanza sulle due ruote, anche se solamente di passaggio. Un esempio arrivato da lontano, tra persone che nulla hanno in comune (sono addirittura arrivate in aeroporti italiani differenti: chi a Malpensa, chi a Linate, chi a Bergamo, chi a Roma) se non la passione per la bicicletta, per il nostro buon cibo, oltre al medesimo tour operator, Experience Plus, che ha sede negli Stati Uniti ma ha parecchi ragazzi affiliati anche sul suolo italiano. Uno di questi, Andrea Garreffa di Bologna, accompagna proprio i diciassette ciclo-turisti sulle strade secondarie del nostro territorio e racconta come si sta svolgendo la vacanza. “Questi tour” spiega “si svolgono più volte l’anno, sempre in bicicletta, in varie zone d’Italia. Quello Cremona-Faenza viene ripetuto 4 volte l’anno, ma ne organizziamo molti altri in tutta Europa. Questo è partito proprio stamattina (martedì, ndr) da Cremona e terminerà il 25 settembre a Faenza. E’ un tour alla ricerca di bellezze architettoniche e storiche, ma anche legato al gusto, dunque all’enogastronomia”. Difficile non pensare a Expo, che tra Lombardia ed Emilia Romagna, zona di passaggio dove il comprensorio Oglio Po “casca” in pieno, punterà proprio ad esaltare il gusto del cibo all’italiana. “Saremo in visita in un caseificio che produce Parmigiano Reggiano, ma anche nel modenese nei luoghi in cui viene prodotto l’aceto balsamico e ancora in uno dei prosciuttifici della zona” racconta Andrea.

Intanto però i diciassette volonterosi (tutti tra i 50 e i 75 anni), a Cremona città, si sono dedicati martedì mattina alla visita dei principali monumenti (il Torrazzo su tutti) e soprattutto, per quanto concerne il palato, al dolce, con la visita al punto vendita del torrone Sperlari. Il gruppo, che dopo avere percorso l’argine del Po da Cremona a Casalmaggiore ha poi sostato attorno alle 13 presso il bar Centrale di piazza Garibaldi per una pausa pranzo veloce, è ripartito verso Sabbioneta, dove pernotterà tra martedì e mercoledì, senza naturalmente perdersi le bellezze “ideali” della Piccola Atene. Da lì il viaggio proseguirà verso Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Castel San Pietro e Faenza. Una bella notizia, che si unisce alla presenza, nel pomeriggio di domenica, di un traghetto-ristorante (foto sotto) che, giunto da Boretto, ha attraccato proprio a Casalmaggiore consentendo ai turisti presenti di visitare la cittadina casalese.

Insomma, non solo biciclette, ma anche un turismo via fiume che prova a rilanciarsi, per quanto sia ancora tanta la strada da percorrere (o meglio l’acqua che deve passare sotto i ponti). A tal proposito, tornando al ciclo-turismo, va evidenziato che lo stesso Andrea Garreffa ha dovuto segnare direttamente sul porfido della piazza casalese e delle vie limitrofe indicazioni col gesso verso la giusta direzione. Ecco, magari, sulla segnaletica qualcosa di meglio si può provare a fare. Ma intanto il segnale giunto da questi diciassette ciclo-turisti è quanto meno incoraggiante. Casalmaggiore e più in generale il comprensorio Oglio Po, anche solo come terra di passaggio, non sono poi così isolati. O almeno è questo il messaggio giunto, come un regalo forse inatteso, dagli States e dalla Nuova Zelanda…

Giovanni Gardani

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