Politica

Pd Viadana, Zanazzi
e Mozzi attaccano,
Federici si candida

Nella foto il comune di Viadana

VIADANA – Anche se la situazione politica a Viadana risente indubbiamente del commissariamento del comune, non è detto che questa sia statica. Anzi. In particolare, continua la maretta in casa Partito Democratico con Paolo Zanazzi e Daniele Mozzi, principali referenti del circolo di Cogozzo e Cicognara che esprimono preoccupazione (e una certa insofferenza) per il destino del circolo delle due frazioni. Nel mentre Nicola Federici lancia la sua candidatura a segretario e invita a nuove adesioni.

Ma andiamo con ordine. “Ancora una volta” scrivono Zanazzi e Mozzi “si vuole annullare il Circolo PD di Cogozzo/Cicognara regolarmente costituito una anno fa attraverso operazioni di “killeraggio” messe in atto dai vertici provinciali del partito. Non bastava la decisione di commissariare i 2 Circoli di Viadana senza che a tutt’oggi non siano state date motivazioni credibili, adesso addirittura dobbiamo subire un regolamento congressuale appositamente redatto dal Commissario del PD che impone di dividere i tesserati in base alla loro residenza e quindi chi non risiede a Cogozzo o Cicognara deve iscriversi obbligatoriamente a Viadana. Un regolamento che non esiste per nessun altra realtà provinciale dove esistono più circoli e che sembra fatto apposta per ridurre l’agibilità politica di diversi militanti viadanesi del PD che hanno aderito al Circolo di Cogozzo/Cicognara per fare politica dopo che sono state cambiate le serrature della sede di Viadana”.

Di fatto una novità che rischia di radere al suolo il circolo delle frazioni, indubbiamente svantaggiate, numericamente parlando, rispetto al centro. “Un Regolamento che propone la costituzione di un Unione Comunale del PD che non è mai stato discusso nei due Circoli (come invece promesso dal Commissario Santantonio) e che nemmeno è stato presentato e approvato nell’Assemblea Provinciale o Direzione come prevede lo Statuto Nazionale e Regionale. Anzi un regolamento applicato ancora prima che la Segreteria Provinciale (che non ha potere di approvazione essendo un organismo esecutivo) lo vedesse. Siamo arrivati al punto che le Tessere di iscrizione al PD sono state compilate (da chi?) e suddivise per paese, via, punti di intersezione di una strada piuttosto che un’altra. Siamo al ridicolo, manca solo l’indicazione del numero civico, dell’interno e del pianerottolo! Ma chi credono di prendere in giro Santantonio o la Forattini? Ancora una volta risulta palese a tutti la strumentalità delle azioni intraprese  nei nostri confronti. Altro che ruoli al di sopra delle parti per ricostruire il PD a Viadana!”.

Un attacco in piena regola che prova poi a lasciare spazio alla pars costruens. “Se il PD va ricostruito vogliamo che vengano ammesse le responsabilità di chi lo ha distrutto e le ragioni. Vogliamo sapere perché chi nel PD chiedeva discussione, confronto, collegialità, condivisione è stato messo in un angolo con la complicità di diversi dirigenti Provinciali. Vogliamo sapere perché quando i Consiglieri Comunali del PD  chiedevano coinvolgimento, trasparenza, confronto hanno dato fastidio  nel partito e in Amministrazione. Vogliamo sapere perché  si è voluto impedire al nostro Circolo di organizzare l’iniziativa di presentazione del Manifesto dell’Antimafia di Nando Dalla Chiesa. Invece di impedirci l’iniziativa la Forattini o Santantonio avrebbero dovuto essere orgogliosi del fatto che il PD affrontasse apertamente questi temi, o no? Ci è stato risposto: “ma siete commissariati, non potete fare iniziative in nome e per conto del PD e usarne il simbolo”. Assurdo”.

L’attacco non risparmia nemmeno l’ala “giovane” del PD viadanese. “Se non potevamo fare iniziative in nome del PD o parlare per conto dello stesso” scrivono Zanazzi e Mozzi “ci spieghino la Forattini o Santantonio perché invece al Giovane Democratico Federici Nicola è concesso inviare una lettera a tutti gli iscritti nella quale esprime giudizi pesanti sul nostro Circolo e sull’operato dei Consiglieri Comunali? Chi gli ha fornito gli indirizzi dei nostri iscritti addirittura stampati su etichetta? Altro che ruolo al di sopra delle parti quello esercitato dalla dirigenza provinciale e regionale! Non possiamo e non vogliamo più tollerare questi soprusi. Non accettiamo di essere obbligati ad iscriverci in un Circolo solo per ridurci al silenzio, per dividerci ed impedirci di fare politica”.

Soprattutto il PD sta già perdendo pezzi, come denunciano Zanazzi e Mozzi. “E’ evidente a tutti che questa “normalizzazione” imposta ha l’unico scopo di determinare esiti congressuali,  gruppi dirigenti compiacenti a qualcuno  e funzionali a prossime logiche elettorali amministrative. La militanza e l’impegno per il PD non si riduce al ritiro di una tessera pre-compilata da Santantonio. Per queste ragioni diversi iscritti al nostro Circolo hanno deciso di sospendere temporaneamente l’iscrizione al PD e di denunciare ancora una volta a tutti livelli del Partito e nell’opinione pubblica questa ennesima situazione di mortificazione e di ingiustizia che è stata attuata nei nostri confronti”.

Tutto questo mentre il gruppo legato a Nicola Federici prepara invece le elezioni per quanto concerne la segreteria comunale dello stesso partito. Un passaggio che potrebbe sembrare preliminare a una candidatura per le prossime elezioni, da tenersi nella primavera 2015 (anche se nulla può essere considerato già sicuro). “Caro iscritta, caro iscritto” scrivono i Giovani Democratici rivolgendosi agli elettori in vista del 12 ottobre, quando si terranno le elezioni per il rinnovo della segreteria dell’Unione Comunale di Viadana (questo il termine utilizzato) “. Ti scriviamo  questa breve lettera per chiedere il tuo sostegno alla nostra candidatura per la segreteria dei circoli PD. Te lo chiediamo perché oggi più che mai a Viadana c’è bisogno di ripartire da zero, e se vogliamo superare definitivamente la contrapposizione che si è creata in questi ultimi mesi all’interno del PD, e ricostruire il Partito Democratico,  lo possiamo fare solo con un reale rinnovamento”.

“Siamo un gruppo di ragazzi” prosegue poi la missiva “che si sta mettendo in gioco, per dare una svolta al nostro partito, per lavorare al fianco dei cittadini, per i cittadini e trovare soluzioni ai problemi della nostra comunità. E lo faremo, anche con la collaborazione di quei militanti e simpatizzanti che hanno contribuito ai successi elettorali degli ultimi anni che hanno visto impegnato il PD nel governo del nostro Comune”.

Anche qui il riferimento a Zanazzi e Mozzi, pure mai nominati, non manca. “A chi ha portato il PD e l’Amministrazione Comunale  al commissariamento chiediamo di fare un passo indietro, e per il bene del partito sollecitiamo un sostegno al nostro progetto e un aiuto alla crescita politica di noi giovani evitando una contrapposizione a priori, e a prescindere da tutto e da tutti. Dobbiamo avere la capacità di superare la tensione che ha prodotto la nascita di un secondo circolo. Stiamo lavorando per ritornare ad un partito unito che rappresenti tutto il territorio Viadanese e in sostituzione dei circoli sarà necessario costituire tavoli e commissioni di lavoro, specifici per le frazioni sud e delle frazioni nord. Oggi più che mai abbiamo bisogno anche del tuo aiuto rinnovando la tua adesione al PD. Dobbiamo ripartire assieme su basi assolutamente innovative lontano e dalle inutili polemiche interne che hanno caratterizzato il nostro Partito in questi ultimi due anni”.

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