Cronaca

“70enne dispersa
in zona Po”. E invece
è a spasso per Milano

CASALMAGGIORE/MARTIGNANA DI PO – E’ stata vista passeggiare in piazza Garibaldi a Casalmaggiore e poi dirigersi verso l’argine maestro del fiume Po, o almeno questo è quanto hanno riferito alcuni testimoni oculari quanto le ricerche sono partite. Sì, perché di una 70enne residente proprio a Casalmaggiore, dalle 9 di giovedì mattina fino alle 15.30 del pomeriggio, si erano perse le tracce.

Per questo motivo i famigliari hanno dato l’allarme, dando per dispersa la congiunta e avvisando i carabinieri di Casalmaggiore: dalla caserma è subito partita la chiamata verso la Prefettura di Cremona per coordinare l’intervento mentre è stata chiesta disponibilità anche alle Aquile Oglio Po di Martignana, che hanno a disposizione un’unità cinofila molto adatta allo scopo quando si tratta di portare avanti ricerche. Il punto è che la signora in realtà era pacifica e beata a Milano, dove era arrivata in treno perché voleva visitare la città meneghina in solitudine, senza avvisare nessuno. Un comportamento insolito, che ha fatto il temere il peggio, anche perché, come detto, la prima direzione della passeggiata della donna, era appunto l’argine maestro, il che ha fatto subito pensare, con la piena, a qualche tragico epilogo o più semplicemente ad un possibile disorientamento in territorio fluviale. Nulla di tutto questo, come detto, ma i Vigili del Fuoco da Cremona sono arrivati comunque, con tanto di gommone, per poi fare rientro alla base quando hanno scoperto che del loro intervento, di fatto, non c’era più bisogno.

Un capitolo a parte merita la gestione dei soccorsi: se infatti il lavoro dei carabinieri di Casalmaggiore è stato svolto correttamente e seguendo prassi e gerarchia consolidata, non si comprende perché la Prefettura di Cremona abbia fermato gli uomini della Protezione Civile Aquile Oglio Po, che da Martignana poteva mandare uomini e cani in poco tempo, essendo distante solo 5 km da Casalmaggiore. “Addirittura” spiega Maurizio Stradiotti “ci è stato detto che le unità cinofile sarebbero potute arrivare da Sondrio, che è dall’altra parte della Lombardia. Davvero non capiamo questo comportamento da parte di chi coordina. Crediamo che sia privo di senso, anche perché non è proprio partito l’ordine di attivazione da parte della Prefettura stessa, che pure sapeva che eravamo pronti a partire”. Anche il viaggio a vuoto dei Vigili del Fuoco si poteva evitare, ma in questo caso il rimprovero è rivolto solo alla signora 70enne, che con una telefonata in più avrebbe potuto evitare tutta questa mobilitazione e un bello spavento ai suoi cari…

Giovanni Gardani

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