Cronaca

Piadena si stringe
intorno alla famiglia
di Paolo Busi

Nella foto, il funerale di Paolo Umberto Busi

PIADENA – Come può una famiglia reggere il dramma di un figlio morto a 34 anni per un incidente stradale. Aggiungendo questa tragedia ad una analoga disgrazia quando a perdere la vita fu in precedenza un’altra figlia ancor più giovane? Il primo lutto colpì la famiglia Busi di Piadena nel 2003 il giorno in cui Laura andò a schiantarsi morendo assieme a colui che guidava la macchina finita contro un mezzo in manovra. Il secondo figlio è deceduto l’altra sera sulla medesima strada, tra Canneto sull’Oglio e Cadimarco, ancora a causa di una pazzesca fatalità.

Paolo Busi, gran lavoratore agricolo e membro di tante allegre compagnie ha cessato di vivere andando a infrangersi contro un’auto che usciva da un piazzale di fronte ad un’osteria. “Non raccontiamoci bugie. La fede non è magia e non dobbiamo illuderci che Paolo torni fisicamente tra di noi. Così come non è facile rispondere ai perché che ci attanagliano. Però dobbiamo ascoltare ciò che dice Giobbe nei sui scritti e che ci impone di celebrare qui la vita di Paolo e non la sua morte perche la parabola di Lazzaro si avveri”: ha esortato don Paolo che assieme a don Giuseppe e don Massimo ha celebrato le esequie. “La fede costituisca la vera e profonda diffenza tra noi e i disperati e queste parole non si trasformino in retorica ma rappresentino la spinta e lo slancio a credere che davvero per Paolo e per tutti noi esiste, oltre il dolore, la felicità per la vita eterna”. Dopo la benedizione al feretro il lunghissomo corteo ha accomapgnato la bara del giovane fino al cimitero di Piadena per la sepoltura.

Rosario Pisani

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