“Più voce ai comuni
nella scelta dei piani
socio sanitari”

Nella foto, l’incontro in Santa Chiara e l’ingresso dell’ospedale Oglio Po
CASALMAGGIORE – La situazione socio sanitaria nel territorio Oglio Po è stata tema di aperto dibattito presso la sala convegni della Fondazione Santa Chiara di Casalmaggiore. Attualità e prospettive alla luce della proposta di riforma in discussione in Regione sono state prese in esame nell’ambito di un convegno organizzato dal circolo Pd e dal gruppo ‘Casalmaggiore e le sue frazioni – La nostra casa’. A coordinare l’incontro, Luigi Borghesi, direttore dell’unità operativa di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale Oglio Po di Vicomoscano ed ex vice sindaco casalese. Presenti molti primi cittadini del comprensorio: Filippo Bongiovanni per Casalmaggiore, Ivana Cavazzini per Piadena, Stefano Belli Franzini per Gussola, Giuseppe Torchio per Bozzolo. Oltre a ribadire la centralità del presidio Oglio Po per un territorio di circa 100mila abitanti, il convegno è stato utile per conoscere la proposta articolata dal Pd a palazzo Lombardia e spiegata in Santa Chiara dai consiglieri regionali Carlo Borghetti e Agostino Alloni. Una proposta che verte sull’unione degli assessorati alla Salute e al Welfare, oggi separati, e su di una riqualificazione della rete ospedaliera che dia più peso ai Comuni, più voce ai territori nell’approvazione dei piani socio sanitari. Sono intervenuti il presidente dell’associazione Amici dell’ospedale Oglio Po Claudio Toscani, la direttrice del Concass Katja Avanzini, il dottor Paolo Bini per gli Istituti Geriatrici e Riabilitativi del territorio, rappresentati anche dai referenti del “Germani” e del “Busi”.
“Vorremmo che in Regione comprendano le esigenze del nostro territorio, che deve rimanere unito e non suddiviso in due realtà provinciali – così Borghesi -. Non si può staccare la competenza del presidio Oglio Po su Cremona e quella dell’ospedale di Bozzolo su Mantova. L’Oglio Po deve restare un ospedale per acuti, una struttura di primo livello che deve essere mantenuta con investimenti. Non si devono perdere primariati o reparti, bisogna conservare i servizi di emergenza. Non dimentichiamo che il pronto soccorso dell’Oglio Po registra 27mila accessi all’anno”. Da Toscani il focus sull’attività dell’associazione che ha già raccolto un milione di euro di fondi per l’ospedale. Da Avanzini la sottolineatura dell’esigenza sempre maggiore di assistenza domiciliare. Da Bini il monito a prestare sempre più attenzione all’invecchiamento della popolazione: nel casalasco un abitante su tre ha un’età superiore ai 60 anni.
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