Giudice di Pace,
nuove chance a Viadana?
Cittadini si uniscono
Nella foto Bottoli e Tammaro
VIADANA – Si riaccendono le speranze per un ritorno del Giudice di Pace a Viadana. La possibilità deriva dalla legge “milleproroghe” emanata lo scorso febbraio che ha riaperto i termini per le domande da presentare entro il 30 luglio prossimo. L’opportunità è stata subito cavalcata da un gruppo di cittadini che hanno costituito un apposito comitato coordinato dall’avvocato Giancarlo Bottoli e da Giovanni Tammaro con l’assistenza legale di Giovanni Breveglieri, che Giudice di Pace è effettivamente stato sino alla recente soppressione.
La scadenza per questo nuova e improrogabile possibilità è fissata per il 30 luglio 2015 e deve quindi diventare una priorità all’interno dei programmi della nuova amministrazione comunale viadanese il cui insediamento è prevedibile avverrà, tra elezioni, eventuale ballottaggio, giuramento e formazione del Consiglio Comunale, a cavallo proprio del mese di luglio. I promotori della riapertura dell’Ufficio del Giudice di Pace chiedono quindi che tutti i candidati alla poltrona di sindaco assumano sin d’ora l’impegno di fronte alla cittadinanza, affinchè tale progetto entri nei loro programmi in modo da non lasciarsi sfuggire l’ultima occasione per riavere il Giudice di Pace cancellato per la nota questione della spending review.
Il comitato ha già pronti voluminosi blocchi di carta su cui apporre le firme dei cittadini che verranno raccolte in piazza, sul mercato, accanto ai supermercati con banchetti appositamente allestiti. Scopo dell’iniziativa è dunque quella di appellarsi alle forze civili coinvolte nella prossima competizione elettorale affinchè diano il proprio sostegno all’iniziativa, impegnandosi a mettere in calendario del primo consiglio comunale la riapertura dell’Ufficio giudiziario, proprio per non lasciarsi scappare l’ultima occasione offerta dalla legge. Nessun ostacolo da parte di candidati sindaci sinora interpellati, dall’ex sindaco Dario Anzola, per il quale tutti i servizi alla collettività devono rientrare a Viadana, a Nicola Federici (Pd) che ha già coinvolto i sindaci del territorio affinchè si uniscano per la richiesta comune. Nessun ostacolo neppure da Giovanni Cavatorta (Lega) che si riserva di leggere i dettagli dell’iniziativa informandone poi i componenti della sua lista. Ancora più deciso Teveri il candidato del M 5S che ricorda quanto il mantenimento del servizio sia sempre stato al centro della battaglia del suo movimento perché considerato “oltremodo indispensabile oggi giorno quale presidio di legalità con quello che succede attorno a Viadana”.
Oltretutto il fascicolo per la domanda, alla quale ricordiamo si era opposta la Commissaria prefettizia Isabella Alberti, sarebbe già pronto potendo utilizzare le argomentazioni a suo tempo preparate dal sindaco Giorgio Penazzi prima della dimissioni, garantendo locali e personale a costo zero per le finanze pubbliche. Erano sorte purtroppo posizioni discriminatorie riguardo il personale individuato, ma non da tutti ritenuto idoneo al nuovo incarico. Giudizi e pareri che alla luce della nuova e ultima proroga devono lasciar spazio a considerazioni più opportune e necessarie.
Rosario Pisani
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