Cronaca

Casalasca Servizi,
fatturato in crescita e
nuovi ‘premi’ ai virtuosi

Nella foto, Todeschini e Sanzanni al tavolo della Giunta

CASALMAGGIORE – Quattordici milioni di euro di fatturato nel 2014, 1,5 milioni di euro in più rispetto al 2012 anno di insediamento del Cda uscente, circa 284mila euro di utili distribuiti ai soci, oltre 100 dipendenti, 70 mezzi impegnati e due cooperative coinvolte con una 25 di operatori: sono i numeri di Casalasca Servizi Spa, che nel tardo pomeriggio di martedì ha eletto il nuovo consiglio di amministrazione ed una settimana fa in consiglio comunale a Casalmaggiore ha preannunciato nuove tariffe. La società, che raggruppa 44 Comuni e due privati, in rappresentanza di Casalmaggiore ha visto confermata la presenza nel nuovo Cda del presidente uscente Giampietro Todeschini. Con lui, in consiglio altri due amministratori di parte pubblica: il vicesindaco di Castelverde Giuseppe scalisi e l’assessore al Bilancio di Casteldidone Sandro Dasso. Il cda si compone poi di due membri di società private: Sergio Giazzi di Aem Gestioni (Cremona) e Ivana Bertolasi direttrice di Mantova Ambiente. Spetterà quindi alla parte pubblica eleggere il nuovo presidente.

Lo stesso Todeschini era presente giovedì scorso in sala adunanze a Casalmaggiore, insieme all’ignegnere Mario Sanzani, consulente di Casalasca Servizi Spa: introdotti da una dettagliata premessa dell’assessore al Bilancio casalese, Marco Poli, i due hanno illustrato numeri e attività della società che ha nel comune maggiorino il principale azionista. A Casalmaggiore sono 6589 le utenze servite nel 2014, di queste 2694 hanno pagato di meno rispetto al 2013, 2329 hanno sborsato qualcosa in più. Nel 2015, 1391 pagheranno di meno, 335 pagheranno di più e 4863 vedranno una tariffa pressoché invariata per la raccolta dei rifiuti. Questo perché l’applicazione della Tari subirà delle leggere modifiche dettate dalle criticità registrate nel corso del primo anno di introduzione della tariffa puntuale sui rifiuti indivisibili. Il conferimento del ‘secco’, nei bidoni cippati, è stato di gran lunga al di sotto delle aspettative: il che è determinato da una migliore differenziazione dei rifiuti da parte dell’utenza ma anche dalla presenza di ‘furbetti’ che si liberano come non dovrebbero dei rifiuti indivisibili.

Todeschini ha ammesso che nel 2014 si è registrato un aumento del recupero di immondizia da fossi e argini, dove si sono create talvolta piccole discariche a cielo aperto. Il mancato raggiungimento della soglia minima dei conferimenti per la stragrande maggioranza delle utenze ha comportato la non applicazione del premio previsto. Una situazione che Casalasca Servizi Spa affronterà diminuendo del 25% la soglia minima. Restando in tema di percentuali, come illustrato da Todeschini la raccolta differenziata a Casalmaggiore è passata dal 72,7% al 77,5%. L’apice è stato toccato a Piadena, dove si è passati dal 69,5% all’80%. Dati che collocano Casalasca al primo posto in Lombardia per quanto concerne la percentuale di raccolta differenziata media nei 44 Comuni serviti. Il riciclaggio dei materiali, infine, comporta un’entrata per i bilanci degli enti pubblici associati: la plastica ha restituito 105 euro a tonnellata alle casse comunali maggiorine.

Simone Arrighi

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