Amici dell’Ospedale:
“Tagli all’Oglio Po
forse definitivi”

Nella foto, l’ospedale Oglio Po di Vicomoscano
CASALMAGGIORE – L’Associazione Onlus Amici dell’Ospedale Oglio Po interviene sul tema della sanità locale tornato in auge nelle ultime settimane. Lo fa con unalettera aperta “a fronte dell’attuale pesante stretta economica in campo sanitario attuata sia a livello nazionale che regionale/aziendale, con l’ovvia conseguenza di compromettere drasticamente, soprattutto a livello locale, funzionalità ed efficienza delle strutture sanitarie”. Lo fa, soprattutto, perché “ritiene indispensabile sensibilizzare i Sindaci, le Istituzioni, gli Operatori Sanitari pubblici e privati, le OO.SS., le Associazioni di volontariato e tutti i cittadini del territorio casalasco-viadanese-bozzolese a riprendere coscienza sia delle criticità della situazione socio-sanitaria territoriale che dell’importanza strategica dell’Ospedale Oglio Po, inteso come ospedale per acuti, la cui funzione viene costantemente minacciata dalla politica dei mancati investimenti strutturali e dalla drastica riduzione, ormai ai limiti dell’operatività, degli organici medici ed infermieristici”. L’intento dell’associazione è duplice: da una parte, partecipare e contribuire alla discussione sulla riforma sanitaria da attuare in Regione Lombardia, dall’altra porre particolare enfasi sulle criticità locali del Presidio POOP che, “se perpetuate, a nostro avviso, ne compromettono la stessa esistenza come Ospedale per acuti”.
La lettera inizia con un approfondimento sull’omogeneità ed unicità del territorio Oglio Po:
E’ un territorio a valenza interprovinciale CR – MN, direttamente confinante con la Regione Emilia (PR e RE), comprendente 32 Comuni ed una popolazione stimata intorno ai 90-100 mila abitanti, fino al 1997 sede di ASL autonoma (prima 50-52, poi ASL n° 20) con competenze gestionali sull’ospedale Oglio Po, aperto nel 92 come fusione dei tre Ospedali di zona, e su tutto il territorio (casalasco, Viadanese, bozzolese). Tale territorio è vasto, scarsamente servito da infrastrutture, troppo lontano dai rispettivi capoluoghi di Provincia, quindi difficilmente governabile anche dal punto di vista sanitario. In questi anni si è preso atto che i maggiori problemi per una adeguata assistenza sanitaria alla popolazione territoriale sono derivati proprio dall’applicazione della legge regionale 31/97 che ha comportato la perdita dell’autonomia ASL del territorio, il passaggio delle competenze sanitarie rispettivamente all’A.O. di Cremona per quanto riguarda l’Ospedale per acuti Oglio Po (diventato Presidio dell’Az. Osp. “Istituti Ospitalieri di Cremona), all’ASL di Cremona per quanto riguarda il territorio casalasco mentre il territorio mantovano (Viadana e Bozzolo) e l’Ospedale riabilitativo di Bozzolo sono passati, rispettivamente, all’ASL di Mantova e all’Az. Osp. “Poma” di Mantova. In sede di riforma dell’assetto sanitario della Regione diventa indispensabile recuperare l’unicità e l’omogeneità del territorio Oglio Po che deve ritornare ad essere governato, per quanto riguarda la sanità, da un unico Ente.
Dal territorio, il focus si sposta quindi sull’ospedale Oglio Po:
E’ un Ospedale per acuti, inaugurato nel 1992 come Ospedale del territorio Oglio Po (contemporanea chiusura dei tre Ospedali di zona di Casalmaggiore, Viadana e Bozzolo) con 239 letti ordinari e 27 letti di DH accreditati, PS e DEA di I° Livello (4 letti di Rianimazione e 4 letti di Unità di Cure Intensive Coronariche), punto nascita con Pediatria e Nido neonatale, Ostetricia e Ginecologia, Chirurgia generale, Ortopedia e Traumatologia, Medicina generale, Cardiologia, Servizio Psichiatrico di diagnosi e cura ed i Servizi: Laboratorio/Patologia Clinica, Immunotrasfusionale, Diagnostica per immagini, Emodialisi, Terapia del Dolore, servizio poliambulatoriale specialistico (ORL, Urologia, Oculistica, Neurologia, NeuroChirurgia). Nel corso di oltre 20 anni di vita l’Ospedale Oglio Po ha subito molte riorganizzazioni che hanno via via comportato una riduzione dei posti letto attivi (ora 150): ciò non deve essere valutato negativamente in quanto alla riduzione dei posti letto è corrisposta e corrisponde una moderna e migliore organizzazione sanitaria ospedaliera (organizzazione per intensità di cura; week e day surgery; attività di prericovero) con il riconoscimento, ormai giunto alla terza edizione, di Ospedale Joint Commission International accreditato (2006 – 2009 – 2013). L’Ospedale Oglio Po è l’unico ospedale per acuti del vasto territorio Oglio Po (27 mila accessi al PS nel 2014), dotato di tutti i servizi di emergenza, in particolare Rianimazione e UCIC H 24, con perfetta e sicura integrazione col sistema di rete lombardo per quanto riguarda le patologie tempo-dipendenti come l’infarto del miocardio, l’ictus /ischemia cerebrale, il trauma maggiore. Nella rete del trauma maggiore, in particolare, l’Ospedale Oglio Po è Pronto Soccorso Traumi (spoke) e il suo Ospedale di Riferimento (Centro Traumi di Zona con Neurochirurgia) è l’Ospedale di Cremona (Hub). In un’ottica, quindi, di necessario assoluto mantenimento dell’attuale funzione/qualifica dell’Ospedale Oglio Po (inquadrabile come OSPEDALE DI I LIVELLO – SEDE DI DEA secondo la classificazione degli Ospedali per complessità ed intensità di cura contenuta nel “Regolamento sugli standard ospedalieri” dell’accordo Stato – Regioni 2014), visto il fisiologico turn over del personale (pensionamenti, trasferimenti, nuovi incarichi) e il deterioramento progressivo delle strutture, bisogna intervenire con adeguati investimenti atti a garantire la continuità e la funzionalità dei reparti che compongono l’Ospedale Oglio Po (investimenti strutturali ed investimenti sugli organici). Destano infatti preoccupazioni l’abolizione di alcune figure primariali (Pediatria, Ortopedia e Traumatologia) attuata in questi anni e per le quali si chiede il ripristino, la vacanza temporanea del primariato di Chirurgia Generale e la difficoltà a procedere all’assunzione in ruolo (tempo indeterminato) di molti Dirigenti Medici, con la conseguente difficoltà a garantire organici stabili e funzionalità/attrattività dei singoli Reparti. Tale situazione, appunto,si è ulteriormente aggravata negli ultimi mesi, in particolare nei Reparti di Ortopedia, Ginecologia/Ostetricia e Chirurgia generale (mancata sostituzione di medici e infermieri), con conseguente impossibilità a garantire i servizi di base. La situazione è grave e assolutamente non più tollerabile, pena la chiusura, a breve, dei Reparti e dei Servizi stessi. Per quanto riguarda i “numeri” dell’attività ospedaliera di Oglio Po vi è da rilevare la lieve flessione dei n° dei parti negli ultimi due anni (447 nel 2013 e 441 nel 2014, mentre negli anni precedenti è sempre stato oltre i 500); ciò che c’è da evidenziare, appunto, è: il fenomeno riguarda solo gli ultimi due anni (e in prospettiva il n° parti/anno dovrebbe nei prossimi anni aumentare in quanto sono stati chiusi nel parmense alcuni punti nascita attrattivi per il territorio); il dato corrisponde all’utilizzo, per quanto riguarda i parti a rischio o quelli prematuri, del cosiddetto “trasporto in utero” (STAM) verso l’Ospedale di Cremona, per garantire la migliore assistenza al neonato pretermine o con problemi; difficoltosa presenza negli ambulatori del territorio dei medici ostetrici del Presidio Oglio Po, vista la carenza in organico dei medesimi (due medici in meno rispetto all’organico ottimale). C’è da segnalare che in ogni caso il punto nascita di Oglio Po ha tutti i requisiti di sicurezza (Standard) previsti dall’accordo Stato-Regioni 16/12/2010 per i punti nascita con 500-1000 parti/anno, compresa assistenza anestesiologica e rianimatoria H 24.
La chiosa è un appello:
In conclusione, l’Associazione Amici dell’Ospedale Oglio Po rivolge un accorato appello a tutti coloro in questo momento possono intervenire per invertire questa tendenza: i tagli lineari del personale, sia medico che infermieristico, in una situazione già critica come quella di Oglio Po, possono essere assolutamente fatali ed inesorabilmente definitivi. Questa situazione, che preoccupa soprattutto noi cittadini iscritti all’Associazione Amici dell’Ospedale Oglio Po, con la quale abbiamo fattivamente operato per arricchire la realtà ospedaliera locale con attrezzature varie di prim’ordine (circa 800.000 euro raccolti e spesi in circa 10 anni), non può più essere tollerata soprattutto dai politici locali e da chi vuole garantire al nostro territorio un Ospedale sicuro, efficiente, funzionale.
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