Cronaca

Arces sospende
il banco alimentari
e attacca il Comune

Nella foto, il cavalier Giuseppe Guarino

VIADANA – “Si cambia maestro, ma la musica è sempre la stessa”: lo sfogo è del presidente dell’associazione Arces di Viadana cavalier Giuseppe Guarino, che si rivolge così all’amministrazione comunale ed al sindaco Giovanni Cavatorta alla vigilia della sospensione dell’assistenza del banco alimentari. Un colpo durissimo al volontariato viadanese e alle duecento famiglie servite dall’iniziativa di Arces che non può più far fronte al servizio. “Mentre in tutta Italia la diatriba politica è indifferente alle problematiche della povertà e degli emarginati – attacca Guarino – e a farne carico è solo il volontariato, senza addentrarsi nel ‘populismo’, addirittura a Viadana l’amministrazione comunale, non discostandosi di una virgola e con lo stesso modus operandi dalla Giunta precedente, procede con sola comunicazione a mezzo stampa e senza interloquire democraticamente allo sfratto dell’associazione di volontariato Arces”.

“Si ritiene doveroso – precisa Guarino – portare a conoscenza all’opinione pubblica il trattamento a noi riservato ed anche se è possibile che quella sede debba essere usata per la scuola, vi è anche ormai la convinzione che non si voglia trovare più un’ulteriore e benevola collocazione. Come spiegato più volte anche attraverso il proprio legale di fiducia Avv. Alessandro Abatianni, l’Arces non ha alcun debito retroattivo, in quanto l’amministrazione comunale è risultata inadempiente non rinnovando la convenzione già scaduta nel 2011 e chiedendo iniquamente la somma di € 1.500,00 per ‘arretrati’ non dovuti per il rinnovo della convenzione”.

“L’Arces di Viadana è dal 2007, la prima nel mantovano, che continuamente, anche in periodi estivi, assiste circa 200 famiglie viadanesi italiane in condizioni di indigenza attraverso la preziosa attività di distribuzione del Banco Alimentari e delle collette alimentari oltre a tutte le altre lodevoli attività svolte nel corso degli anni sia a livello locale che nazionale. Da mercoledì 8 luglio – annuncia Guarino – l’associazione sospenderà a malincuore l’assistenza del banco alimentare, una prestigiosa convenzione ottenuta con orgoglio. Questa mancanza, in questo particolare momento della storia del nostro paese, causerà un grandissimo disagio proprio per la dignità di tutte quelle famiglie bisognose, ma qualcuno se ne dovrà assumere tutte le responsabilità. Ormai è da anni che si assiste ad un tira e molla, ed è ora di scoprire la carte: a chi giova far risultare vani tutti i nostri tentativi e le nostre proposte e progetti futuri? Si lancia l’ultimo appello a questa amministrazione: si ravveda nelle sue decisioni e ci affidi un altro locale per poter effettuare in tutta serenità le nostre numerose attività, così come richiesto invano e senza riscontro, più volte al Tecnico Comunale preposto. Il volontariato deve essere valorizzato, noi come altri lo svolgiamo solo con le nostre forze, sia economiche, di mezzi e di tempo, in quanto noi lo intendiamo come uno stile di vita cui ci dedichiamo con la massima passione e serietà”.

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