Gussola, coglie
i ladri in flagrante e
si prende uno schiaffo

Nella foto l’ingresso della centrale a biomasse dove è avvenuto l’episodio e il capannone incendiato qualche giorno fa
GUSSOLA – Episodio violento nella mattinata di domenica, attorno alle 11.30 presso la strada XIII Martiri di Gussola, in direzione Torricella del Pizzo. In gergo tecnico si tratta di rapina impropria, dato che i ladri hanno usato violenza per fuggire con il bottino che avevano agguantato poco prima: un ragazzo di 22 anni, infatti, facente funzione di custode della centrale a biomasse realizzata su commissione di un’azienda agricola di San Giovanni in Croce, ha colto in flagranza di reato alcuni uomini (due, stando alle prime ricostruzioni), mentre stavano rubando materiale di ferro.
Una volta accortosi che qualcosa non andava, il 22enne si è fatto avanti per mettere in fuga i ladri ed evitare il furto del materiale, che in particolare corrisponderebbe ad alcuni bulloni. I malviventi tuttavia hanno subito reagito violentemente colpendo con un forte schiaffo al volto il ragazzo, che è finito a terra stordito e non è riuscito a chiamare i soccorsi e i carabinieri prima che i ladri fuggissero con la refurtiva. Al momento non si hanno ulteriore dettagli: si attende in particolare di conoscere l’effettivo bottino del furto, che non è certo e definito. Nel mentre il 22enne (residente a Gussola) è stato ricoverato all’ospedale Oglio Po di Vicomoscano, dopo essere stato soccorso da un’ambulanza della Padana Soccorso, in codice verde. Sul posto sono subito intervenuti i carabinieri di Casalmaggiore, che indagano sul caso.
Non sarebbe peraltro la prima volta che tale centrale – al centro di roventi polemiche anche politiche e in effetti ancora in costruzione dal 2012, anno di inizio dei lavori (in mezzo pure questioni legali passate dal tribunale amministrativo) – è stata bersaglio di atti poco piacevoli, nella fattispecie di vandalismi: giusto pochi giorni fa, infatti, un capannone interno alla centrale a biomasse è stato incendiato, pare in modo doloso. Anche in quel caso a dare l’allarme fu lo stesso sfortunato custode finito questa volta in ospedale.
Rosario Pisani
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