Politica

Bozzolo, minoranza
attacca: “Dove è finito
civismo Lista Torchio?”

Nella foto Sara Malagola

BOZZOLO – “E’ ogni giorno più evidente come lo stretto legame per la sopravvivenza del PD e del Sindaco passi dal mutualistico sostegno, a riconferma ancora una volta non solo che la civicità della lista è venuta meno da tempo, ma anche che il collante più forte è il potere tanto agognato”. Inizia così l’ennesimo comunicato d’attacco della lista Noi di Bozzolo dopo l’ultima dichiarazione di Giuseppe Torchio, sindaco di Bozzolo che ha spiegato di essere stato costretto ad accettare le dimissioni di Scognamiglio da vicesindaco.

“Un politico della sua esperienza – scrivono gli oppositori – che lamenta di esser stato costretto ad accettare le dimissioni di Scognamiglio ma, al contempo, dichiara di non esser sotto lo scacco della giunta: cosa non si direbbe per non perdere la poltrona. Come per l’addio alla segretaria comunale, Torchio perde pezzi e finge di non sapere il perché: encomi più ridicoli che commuoventi per le sue vittime sacrificate per rinsaldare il proprio potere. Del resto, l’avvicinarsi della sentenza di Appello circa la sua ineleggibilità preoccupa parecchio sia lui sia il PD: già una prima volta hanno dimostrato di non voler lasciare il Comune alla gestione dell’ex Vicesindaco Scognamiglio, lo stesso precedentemente scelto proprio da Torchio e dalla giunta, nonché possibile candidato sindaco tra le fila della maggioranza al posto di Torchio stesso”.

Una mossa poco chiara, seconda la minoranza che scrive con Sara Malagola in prima linea. “All’avvicinarsi della sentenza di ineleggibilità e quindi alla possibilità che Scognamiglio diventasse il nuovo reggente pro tempore del Comune, come non cogliere la palla al balzo per coloro che non vedevano di buon occhio la leadership del unico vero civico della lista per chiederne le dimissioni? Non ci stupirebbe pertanto che a sostituire Scognamiglio fosse qualche new entry, qualcuno di esterno alla giunta e ai consiglieri di maggioranza, magari qualcuno apparentemente civico ma che in realtà rinsaldasse la monocromia PD della compagine alla guida del comune. Qualcuno pronto a mettere da parte Torchio se la sentenza in appello confermasse quanto affermato nel primo grado di giudizio e rafforzasse il PD alla guida del comune. Chissà cosa ne penserebbero gli elettori che hanno espresso la propria preferenza per una lista civica e non per una lista PD”.

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