Cultura

Teatro, ora i conti
tornano di più
Spese coperte al 63%

Nella foto Carena e Romanetti in conferenza stampa e la vetrofania del Teatro Comunale di Casalmaggiore

CASALMAGGIORE – Più incassi del previsto e meno uscite rispetto al bilancio preventivo. Così la gestione del Teatro Comunale di Casalmaggiore, da anni una spina nel fianco delle varie amministrazioni per i costi considerati eccessivi della cultura (giudizio opinabile, ma in fondo è questa una polemica vecchia come il mondo), ha fatto bingo.

A presentare i risultati sicuramente positivi sono stati l’assessore alla Cultura di Casalmaggiore Pamela Carena e il direttore artistico del Teatro Giuseppe Romanetti, mentre alla conferenza di mercoledì mattina in sala Giunta in un secondo momento si è unito pure il sindaco Filippo Bongiovanni. In questi casi si parte dai numeri: nel preventivo si parlava di 51.400 euro di entrate, tra biglietti, abbonamenti, sponsor e similari, e di 103mila euro di uscite, tra cachet per gli spettacoli, spese di gestione e facchinaggio, etc etc. Di fatto al comune sarebbero rimasti, per ripianare il debito, 51.600 euro da pagare. Piccola precisazione: i prezzi sono iva esclusa, dunque si parla di imponibile, perché al momento di presentare il preventivo questo prevedeva la legge, ora cambiata. In conferenza si è dunque parlato di confronto tra imponibili per evitare difficoltà nel paragone.

Il bilancio consuntivo presentato mercoledì ha precisato che gli incassi ammontano a 62.885,15 euro quindi oltre 11mila euro in più rispetto alle previsioni. In particolare si parla di 40mila euro di incassi (contro i 38mila previsti), di 8697 euro di contributo ai circuiti teatrali (contro 6400) e di 16.200 euro di sponsor (contro i 5mila preventivati). Non solo: le uscite si sono fermate a 99.796,02 euro, oltre 3mila euro in meno.

Dunque, come visto, proprio la sponsorizzazione e la formula dell’Adotta uno Spettacolo hanno dato i risultati sperati, tanto che Carena ha voluto ringraziato i vari sponsor, ossia Azotal, Briantina, Padania Alimenti, Casalasca Servizi, Marcegaglia, Ecoinox, Consorzio Forestale Padano, che hanno contribuito o con l’acquisto di abbonamenti o sostenendo economicamente, come visto, i singoli spettacoli. Una formula che sarà quindi riproposta. Altri numeri? I paganti (dunque fuori abbonamento) sono stati 10mila nell’intera stagione, mentre il teatro è rimasto aperto, tra stagione ufficiale, teatro giovani e noleggio, 100 giorni durante l’anno.

Dunque, quanto costerà al comune di Casalmaggiore questa stagione teatrale? Per andare in pareggio serviranno 36.910,87 euro anziché 51.600. “Ciò significa che abbiamo garantito il 63% della copertura” ha spiegato Carena, rimarcando il fatto che il teatro, nella stagione appena chiusa, costerà 2.50 euro ad abitante. “E’ un record rispetto agli ultimi anni” ha affermato con soddisfazione Bongiovanni. E per l’anno prossimo? “Più spettacoli, ma ancora meno spesa: però per il momento non sveliamo nulla” ha chiosato Carena.

Giovanni Gardani

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