Cronaca

La Serini chiude, Sara
Malagola spiega i perché
della sofferta decisione

Nella foto Sara Malagola

SABBIONETA – “La decisione di sospende il servizio della comunità alloggio e di conseguenza di cercare soluzioni adatte per la Fondazione e per i dipendenti all’opera nella comunità è nata da esigenze complesse e di varia natura che non trovano risoluzione in tempi sufficientemente brevi” parole di Sara Malagola, presidente della Fondazione Gonzaga in merito alla chiusura della Comunità Serina di Sabbioneta.

“Già nei primi consigli di amministrazione di giugno era parso chiaro – prosegue Malagola – che la situazione economica era critica per la Fondazione ed inevitabilmente per la Comunità che non è mai stata in grado di sorreggersi finanziariamente dopo essere stata staccata dal ramo produttivo dell’azienda, ovvero la casa di riposo. Abbiamo impiegato tutto il mese di agosto per definire più chiaramente lo stato economico-finanziario della stessa e alla ricerca di una soluzione che potesse scongiurare decisioni drastiche. Avendo chiara la difficoltà di arrivare a conclusioni positive in tempi così stretti, la prima preoccupazione è stata quella di consentire alle ragazze rimaste in comunità di iniziare la scuola in un luogo dal quale non sarebbero state spostate nei mesi successivi e garantire loro la continuità formativa. Per questo abbiamo chiesto alle rispettive assistenti sociali il loro ricollocamento presso altre strutture e abbiamo comunicato io e la Vicepresidente Carla Pincella, in presenza di due educatrici, alle ragazze questa decisione”.

Malagola entra poi nel merito di decisioni ulteriori. “Nei giorni successivi ho organizzato un incontro con il Sindacato indicato dalle dipendenti come loro rappresentante, con i nostri tecnici che seguono le questioni economiche, legali e amministrative della Fondazione e con la sottoscritta per individuare le soluzioni migliori per le dipendenti e per la Fondazione. In maniera unitaria è stata individuata come soluzione più corretta nell’interesse di entrambe le parti quella di interrompere il rapporto lavorativo, il tutto per consentire alle dipendenti non solo di percepire tutto ciò che spetta loro, oltre all’indennità di disoccupazione, ma anche di percepirlo nei tempi più brevi possibili. Tale proposta è stata poi portata all’attenzione del cda della Fondazione che, valutati tutti gli aspetti e supportati dai tecnici, ha preso unitariamente la decisione di proseguire l’iter iniziato con il rappresentante Sindacale. Si è poi ritenuto opportuno avere un passaggio con il Sindaco e il Consiglio Comunale nella espressione dei suoi capigruppo, tenuto in considerazione non solo dell’importante risvolto sociale che questa decisione ha sulla comunità sabbionetana, ma anche nel rispetto del radicamento territoriale nel Comune di Sabbioneta che ha la Comunità Serini. Tale incontro avrà luogo domani sera (giovedì, ndr), e successivamente si avvierà la procedura per concludere il rapporto lavorativo”.

Una decisione difficile ma definita inevitabile. “Mi preme sottolineare, al di là dell’iter della vicenda, la profonda consapevolezza della gravità di tale decisione, resasi inevitabile a causa di decisioni precedenti alla venuta del nostro Cda sbagliate e non prese in tempi congrui a consentire una prospettiva a questa Comunità. E’ una decisione sofferta da parte nostra, non solo come amministratori ma anche come donne e uomini che sanno l’importanza e il significato che il lavoro ha nella vita di ciascuno. Il nostro impegno sarà quindi rivolto a rimettere in piedi attività che permettano alla Fondazione di riprendere a svolgere il ruolo sociale e assistenziale che essa ha svolto per moltissimi anni per la comunità sabbionetana e per il territorio circostante”.

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