Politica

Il Piedibus scalda
il consiglio: “Non diventi
una questione politica”

Nella foto (Mondo Padano) il Piedibus di Casalmaggiore

CASALMAGGIORE – Nell’ultimo consiglio comunale fiume tenutosi a Casalmaggiore martedì scorso, ad alzare i decibel del confronto è stata soprattutto la discussione sul ripristino di due linee Piedibus, l’accompagnamento pedonale dei piccoli alunni alla scuola primaria. La mozione, presentata dal centrosinistra, è stata votata anche dai consiglieri del Listone, tra i quali vi è Maurizio Toscani che per cinque anni ha partecipato offrendo il proprio contributo al servizio ed ha potuto riportare al consesso un’esperienza diretta.

Il no compatto della maggioranza alla richiesta di Casalmaggiore la Nostra Casa che il sindaco Filippo Bongiovanni colmasse l’operato degli assessori alla partita, per “reclutare volontari necessari alla ripartenza della terza e quarta linea Piedibus” (così recita la mozione), affonda le radici in una contrapposizione netta con l’opposizione. Lo stesso capogruppo di Casalmaggiore al Centro, Giuseppe Cozzini, ha definito la proposta offensiva nei confronti dei volontari: “Non sono mercenari che vanno reclutati, a loro non interessa chi sia il sindaco, se l’amministrazione sia di centrodestra o centrosinistra, sono persone che mettono a disposizione il loro tempo per il bene comune”. L’assessore all’Istruzione Sara Valentini si è detta soddisfatta del lavoro condotto con i volontari e di aver fatto ripartire almeno due linee: “Negli scorsi mesi abbiamo convocato i volontari in sala giunta, chiesto loro se vi fosse la volontà di proseguire col servizio. La coordinatrice Giancarla Zuelli, ora in pensione, si era riservata di fare un passaggio ulteriore. Il 27 maggio scorso il Centro Primavera ha fatto sapere che non avrebbe rinnovato il servizio per mancanza di disponibilità delle persone”. “Sulla linea verde – ha proseguito Valentini – abbiamo solo due volontari, troppo pochi per farla ripartire”. Orlando Ferroni si è detto “triste” per quanto emerso, facendo sfociare il dibattito nella contrapposizione politica tra le parti. “Si vede rosso anche dove rosso non c’è”: è intervenuto Toscani dai banchi del Listone. “Il Comune deve fare da coordinatore e garante del servizio”: ha sottolineato il capogruppo della civica. “L’ex direttrice del Centro Primavera non si merita certi riferimenti”: ha tuonato Pierluigi Pasotto di Casalmaggiore la Nostra Casa, specificando che “lo stesso centro gestisce un servizio per il Comune con l’impegno della medesima coordinatrice criticata”.

“La questione politica è stata tirata fuori prima dall’assessore Gianfranco Salvatore, poi dal consigliere Giuseppe Cozzini. Eppure ho collaborato personalmente per far funzionare il servizio. Se non sa le cose – ha alzato la voce Pasotto rivolgendosi a Cozzini – non può sparare a caso. Il Centro Primavera gestisce un altro servizio per il Comune, con la stessa volontaria che voi state criticando”. Alla richiesta di delucidazioni circa la polizza assicurativa dei volontari, ha risposto direttamente il sindaco Bongiovanni, che ha dato le dovute rassicurazioni: “C’è la copertura su tutto”. La mozione è stata poi respinta con i voti favorevoli delle sole minoranze.

Simone Arrighi

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