Economia

Nasce la Banca
dell’Acqua: presidente
il casalese Mantovani

CASALMAGGIORE/CREMONA – L’accesso all’acqua potabile è uno dei diritti umani fondamentali, garantito anche da una risoluzione Onu, ma legislazione italiana, nonostante il referendum del 2011, percepisce solo in minima parte questo principio. Secondo la Legge di Stabilità i gestori del Servizio Idrico Integrato sono tenuti solo a “garantire agli utenti domestici a basso reddito l’accesso a condizioni agevolate alla quantità d’acqua necessaria per il soddisfacimento dei bisogni fondamentali”. Da qui l’idea di Padania Acque S.p.A., l’azienda che fornisce acqua ai 115 comuni della provincia di Cremona, di lanciare l’iniziativa della “Banca dell’Acqua”, gestita da una fondazione Onlus, no profit, indipendente e autonoma.

In questi giorni, dopo una lunga e impegnativa fase di preparazione, si è insediato il Consiglio di Amministrazione della Banca dell’Acqua, riunitosi per la prima volta nella sede di via Macello 14 e, di fatto, iniziando ufficialmente fase operativa. Il Cda, a cui partecipano anche i referenti di Padania Acque, vuole essere una sintesi fra i rappresentanti della realtà sociali del territorio, del mondo accademico e dell’associazionismo a difesa dei consumatori e dell’ambiente.

E’ così composto:

Presidente: Angelo Mantovani  di Casalmaggiore

Vicepresidente: Ettore Vittorio Uccellini di Cremona

Vicepresidente: Marco Parolari

Consigliere: Katja Avanzini

Consigliere: Davide Vighi

Consigliere: Prof. Riccardo Antonio Groppali

Consigliere: Gianluigi Cappellini

La Banca dell’Acqua agirà con la collaborazione delle tre Aziende/Consorzi che operano nella provincia di Cremona (l’Azienda Sociale Cremonese, la Comunità Sociale Cremasca, l’Ufficio di Piano Concass), che dovranno relazionarsi tra loro presentando al Consiglio di Amministrazione progetti relativi a “casi particolari”. Verrà tentato un approccio innovativo e un vero e proprio salto culturale nei confronti di persone in difficoltà economiche, che possono essere aiutate e riabilitate, risolvendo il debito che hanno verso Padania Acque S.p.A. La società, anziché sostenere spese per azioni legali nei confronti degli utenti, “incolpevolmente morosi”, potrà così garantire un ritorno in progetti “socialmente utili”.

In questo modo verrà assicurato il livello minimo di fornitura di acqua alle utenze domestiche non in regola con i pagamenti, evitando situazioni davvero traumatiche per le famiglie coinvolte, e si contrasterà il fenomeno della morosità, trasformando le situazioni di disagio sociale in opportunità di impiego al servizio della collettività e del territorio.

redazione@oglioponews.it

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