Politica

Bozzolo, il giorno dopo
Malagola, Nardi e
Scognamiglio all’attacco

Nella foto un momento dell’ultimo consiglio a Bozzolo

BOZZOLO – Non smette di fare parlare il consiglio comunale di Bozzolo di lunedì sera, terminato con l’ennesima bagarre relativa in particolare al punto della convenzione per la Polizia Locale Unificata. Pesanti critiche alla maggioranza, ore dopo il termine della seduta, continuano ad arrivare sia dalla minoranza di centro-destra sia da ex componenti della maggioranza.

“E’ andata in scena l’ennesima farsa del sindaco Torchio e della sua maggioranza ormai allo sbaraglio – scrive Nicola Scognamiglio, ex vicesindaco della giunta, assieme al consigliere Sergio Nardi – e, come gravemente  dichiarato dal sindaco, assente nei tavoli decisionali di Unione Foedus dove è stato decisa la sorte dei nostri vigili e della sicurezza del nostro territorio senza la presenza di un rappresentante del comune di Bozzolo che portasse le parti del nostro paese. La farsa è che l’amministrazione voleva far credere di aver fatto recepire le proprie osservazioni, omettendo che ormai la convenzione era già passata nei consigli delle unioni. Di tutta evidenza l’Unione Foedus non vuole Bozzolo al proprio interno e, per di più, la stessa maggioranza si è astenuta all’emendamento proposto da un suo consigliere per l’entrata immediata in Foedus. Una maggioranza allo sbando che non ha più una linea comune con un sindaco, come da affermazioni dello stesso, che non viene mai ammesso alle riunioni decisionali.”.

“La cosa più grave – scrivono Scognamiglio e Nardi – è che alcuni consiglieri di maggioranza scendendo le scale del municipio erano convinti di aver votato un altro testo. Insomma la tanto sbandierata condivisione del capogruppo Alice Borsari sembra ormai svanita nel nulla  tanto che i pre-consigli vengono organizzati mezz’ora prima del consiglio su decisioni già prese e senza margini di discussione. Nonostante gli interventi logorroici e confusionali del sindaco Torchio, la realtà emersa dalle dichiarazioni dello stesso è che Bozzolo non viene convocato nelle riunioni ed aggiungo che la cosa più grave è che la maggioranza vota a favore di una convenzione imposta da altri. Il resto è solo propaganda e fumo negli occhi che i cittadini di Bozzolo non si meritano. La lista nata all’insegna della trasparenza e del cambiamento si sta rivelando piena d’ipocrisia e sottomessa dal territorio”.

All’attacco va anche Sara Malagola di Noi di Bozzolo, lista di minoranza. “Nell’ultimo consiglio comunale – sostiene il gruppo consiliare – si è assistito all’ennesima dimostrazione dell’autoreferenzialità di questa amministrazione. Era parso ormai chiaro che questa maggioranza avesse sbattuto la porta sui denti a qualsiasi contributo da parte delle opposizioni, seguitando nel suo delirio di onnipotenza, ma onestamente speravamo che su questioni importanti come la sicurezza si degnassero di tenere in considerazione l’opinione professionale di chi ha lavorato in quel settore per tutta la vita. Al contrario, invece, pare che sia contata più la appartenenza territoriale del sindaco cremonese e l’opinione di qualche assessore neppure competente in materia di sicurezza, che quarant’anni di servizio nelle forze dell’ordine (chiaro riferimento a Giacomo Resta, ndr)”.

“Da una iniziale maggioranza di 9 consiglieri a 4 oggi – continua il gruppo Noi di Bozzolo – siamo oggi al più che risicato numero di 7 contro 6 membri di opposizione. La tensione in maggioranza è esplosiva: il sindaco incapace di replicare alle giuste rimostranze dell’opposizione urlava e inveiva come si conviene più ad un bar di paese che a un consiglio comunale; assessori che con ogni probabilità non capiscono nemmeno l’entità di quello che hanno approvato vista l’ilarità con la quale hanno partecipato al consiglio comunale. Li avevamo visti molto meno sorridenti prima che la giunta deliberasse per la cifra piena dei loro compensi”.

redazione@oglioponews.it

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