Ambiente

San Martino dall'Argine, ordinanza e regole chiare per i roghi di sterpaglie

"Nessuno vieta di bruciare i pochi mucchietti di sfalci tipici della campagna, ma ci sono delle precise regole nell’ordinanza e basta rispettarle per non incorrere in sanzioni” precisa il sindaco Alessio Renoldi.

SAN MARTINO DALL’ARGINE – “Abbiamo dovuto fare un’ordinanza che specifichi bene i modi e i tempi per poter bruciare le sterpaglie in campagna, perché purtroppo c’è ancora poco rispetto per la cittadinanza e per le zone residenziali, spesso invase da folate di fumo provenienti da chissà dove”. Così il sindaco di San Martino dall’Argine Alessio Renoldi specifica l’ordinanza uscita nei giorni scorsi a proposito di questa tematica.

“Le sterpaglie – precisa il sindaco rifacendosi al documento – devono essere bruciate solo in certi periodi, solo in certe misure, a certe distanze dal centro abitato e sotto costante sorveglianza. Nessuno vieta di bruciare i pochi mucchietti di sfalci tipici della campagna, ma ci sono delle precise regole nell’ordinanza e basta rispettarle per non incorrere in sanzioni”.

In particolare, per poter bruciare i residui vegetali occorre rispettare contemporaenamente le disposizioni regionali, nazionali ed europee in tema di prevenzione degli incendi boschivi e quelle in materia di inquinamento atmosferico. L’ordinanza quindi non fa che riprendere norme già presenti, tutelando il più possibile i centri storici e le zone residenziali.

Come si evince dall’ordinanza, gli obblighi principali sono: combustioni ad almeno 100 metri da abitazioni, strade, edifici etc.; periodo per la combustione: dal 15 aprile al 15 ottobre; fuori da tale periodo possono essere concesse deroghe solo per 2 giorni e comunque previa comunicazione al Comune; costante sorveglianza da parte del produttore del combusto; verifica delle condizioni meteorologiche favorevoli (assenza di vento etc).

Inoltre durante il periodo ad alto rischio di incendio boschivo il divieto di accensione di fuochi nei boschi o a distanza da questi inferiore a 100 metri diventa assoluto, senza alcuna eccezione. Al massimo si possono bruciare 3 steri per ettaro (1 stero è 1 metro cubo vuoto per pieno). Le sanzioni vanno da 100 a 600 euro e l’ordinanza è stata inviata anche a Carabinieri, Vigili del Fuoco, Corpo Forestale dello Stato, Parco Oglio Sud. Per qualsiasi altra informazione, è possibile contattare il sindaco Renoldi stesso oppure l’ufficio di Polizia Locale.

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