Cronaca

Medaglia della Liberazione, la Prefettura premia partigiani casalesi Magni e Rossi

Ogni Prefettura in collaborazione con le associazioni e i sindaci, ha scelto come e quando organizzare la consegna, coinvolgendo ANCI e le associazioni dei partigiani. In particolare l’ANPI Nazionale ha segnalato quasi 6mila partigiani viventi.

Nella foto Magni e Rossi

CREMONA/CASALMAGGIORE – Sono state consegnate venerdì pomeriggio alle 17 presso la Prefettura di Cremona le “medaglie della liberazione”. Si tratta cioè del riconoscimento che il Governo, col Ministero della Difesa, ha deciso di coniare in occasione del 70esimo della Liberazione. La prima cerimonia ufficiale si è tenuta lo scorso anno a Roma e poi la consegna si è allargata in tutta Italia. Si calcola che siano 8mila gli ex partigiani premiati su tutto lo Stivale.

Le premiazioni inevitabilmente scontano tempi un po’ lunghi e quindi dal 70esimo della Liberazione si è arrivati al 71esimo, anche se va detto che il 2016 rappresenta comunque il Settantesimo delle prime elezioni libere e della Costituente. Ogni Prefettura in collaborazione con le associazioni e i sindaci, ha scelto come e quando organizzare la consegna, coinvolgendo ANCI e le associazioni dei partigiani. In particolare l’ANPI Nazionale ha segnalato quasi 6mila partigiani viventi: due di questi sono di Casalmaggiore e sono stati premiati proprio in Prefettura in venerdì. Si tratta di Aurelio Magni, classe 1921, e Giuseppe Rossi, classe 1924.

Curiosamente 2mila dei partigiani premiati, dunque un buon 25%, non sono iscritti all’Associazione, ma sono comunque stati rintracciati attraverso gli archivi. “E’ stata una lunga ricerca – come è stato spiegato – che ha coinvolto varie autorità sindaci parlamentari, consiglieri regionali e comunali, sindacati, storici. La Medaglia della Liberazione ha raggiunto anche i partigiani che vivono all’estero dove sono state consegnate da ambasciate e consolati”.

Il grazie, come detto, è arrivato anche a Magni e Rossi, di Casalmaggiore, premiati insieme a sei partigiani di Cremona, uno di Rivolta d’Adda, uno di Soresina, uno di Annicco, uno di Crema e uno di Castelleone. Tredici dunque le medaglie assegnate, undici indicare da Anpi e due da diverse associazioni. “Questo è un modo – è stato spiegato – per ricordare e ringraziare le donne e gli uomini che hanno messo la loro vita a disposizione del Paese, della democrazia, della libertà. Un grazie a chi sacrificò la sua vita in nome della libertà. Un messaggio anche per i più giovani per ricordare l’importanza del passato, dei sacrifici che sono stati fatti per dare un nuovo futuro al Paese”. La medaglia riproduce un dettaglio della monumentale cancellata in bronzo del Mausoleo delle Fosse Ardeatine.

Giovanni Palisto-Giovanni Gardani 

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